Chiara Tenerini, deputato di Forza Italia e componente della commissione Lavoro, è intervenuta nella trasmissione “Nautilus” condotta da Vanessa Piccioni e Francesco Fratta in onda su Cusano News 7.
“Quando l’opposizione dichiara il salario minimo poi l’elettorato è confuso. Sul salario minimo abbiamo diverse proposte di legge e diverse audizioni: vi sfido a trovarne una che parli davvero del salario minimo”, rimarca Tenerini. “Nel nostro caso non c’è assolutamente necessità di avere salario minimo, anzi, con la contrattazione collettiva sarebbe anche peggio. Il taglio fiscale è una manovra compatibile con i conti pubblici. Sarà compito del governo lavorare ad una misura strutturale anche in vista della prossima manovra di bilancio, decurtare 7 punti significa un’immissione in busta paga di 500 euro in più nelle tasche degli italiani. Credo sia una manovra che determina il governo a risolvere il problema. Non si può pretendere di fare una manovra e mettere a rischio di costi pubblici”, evidenza Tenerini.
“All’estero gli stipendi sono triplicati, perché il costo del lavoro è molto minore. All’opposizione non è mancato il tempo per attuare politiche congrue durante i loro anni di governo. Oggi i giovani non sono sfiduciati dai 6 mesi di governo Meloni. Non ci siamo mai nascosti in campagna elettorale: vogliamo togliere il reddito di cittadinanza, non si può pensare di tenere a casa gli italiani mentre ricevono sussidi dal governo. Misure che vanno verso i disabili o chi ha in casa un over 60 sono misure più che giuste. Quando è nato il RDC non era nato come mancetta di stato, ma come misura di aiuto prima dell’ingresso nel mondo del lavoro. Oggi accompagniamo i nuclei più fragili verso il mondo del lavoro. Noi in 20 giorni abbiamo ereditato quella che era la previsione di Draghi, abbiamo ora previsto una misura per traghettarci alla legge di bilancio del 2024, che avrà misure più strutturate”, conclude Tenerini.