Giro d’Italia senza Nibali, Caruso: “Vincenzo insostituibile, io gregario che rappresenta il Sud”

Al via il Giro d'Italia 2023 con Damiano Caruso pronto a giocarsi le sue chance: il ciclista di Ragusa sarà l'alfiere del Sud dopo il ritiro di Vincenzo Nibali

StrettoWeb

Domani, sabato 6 maggio, prenderà il via la 106ª edizione del Giro d’Italia con la tappa inaugurale Fossacesia Marina-Ortona Costa dei Trabocchi e attraverserà da Nord a Sud lo stivale per concludersi il 28 maggio a Roma sui Fori Imperiali. Al via 176 ciclisti pronti a darsi battaglia nell’arco di 21 tappe emozionanti.

Scorrendo i nomi dei big in gara, non c’è quello di Vincenzo Nibali. Non è un errore, lo si sapeva già dalla passata edizione quando, nella sua Messina, aveva annunciato il proprio ritiro dal ciclismo. Ci sarà invece Damiano Caruso, conterraneo nativo di Ragusa, che insieme a Jack Haig e Santiago Buitrago rilancerà le chance della Bahrain Victorious per provare a portare a casa il miglior risultato possibile nella Corsa Rosa.

Nella conferenza stampa della vigilia organizzata dalla Bahrain Victorious, Caruso ha risposto alla domanda di StrettoWeb legata a come si sentisse ad essere l’alfiere del Sud Italia, in una corsa così prestigiosa, dopo il ritiro di Nibali.Questo mi lusinga e, in un certo senso, mi investe di una responsabilità che di solito non è mia. – ha affermato con grande umiltà Caruso – Vincenzo è insostituibile. Io sono l’italiano più rappresentativo, ma spero ce ne siano altri che possano dimostrare il loro valore. Nella mia carriera sono stato abituato a essere gregario, come tale la mia carriera si concluderà. Se però, nel frattempo, riuscirò a prendermi qualche ‘licenza’, ben venga!“.

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