Lavoro, Calderone: “assunzione di 70 mila under 30. I fondi ci sono”

Con il decreto del Primo Maggio "una particolare attenzione è dedicata ai Neet, i giovani che non studiano e non lavorano"

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A disposizione ci sono oltre 800 milioni di euro di fondi europei. L’obiettivo è quello di arrivare a 70mila nuove assunzioni di giovani under 30“. E’ quanto dichiarato al ‘Giorno’ dal ministro del lavoro Marina Calderone. Il ministro ha ricordato come con il decreto del Primo Maggio “una particolare attenzione è dedicata ai Neet, i giovani che non studiano e non lavorano. Per le assunzioni di coloro che sono iscritti al ‘Programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani’ abbiamo previsto un incentivo valido per un anno intero, pari al 60% della retribuzione lorda mensile, cumulabile con altri bonus già in essere, come quello per l’assunzione di under 36 (in questo caso, l’incentivo scende al 20%)“.

Mentre sulle misure specifiche per garantire una maggiore sicurezza agli studenti impegnati nella alternanza scuola-lavoro, Calderone spiega: “Avevamo promesso un giro di vite sulla sicurezza degli studenti inseriti all’interno dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto). Con il ministero dell’istruzione, abbiamo, quindi, operato su un doppio binario. Da una parte scattano nuovi obblighi per le imprese ospitanti sulle misure e sui dispositivi di protezione. Dall’altra agiamo su prevenzione e monitoraggio di questi percorsi, ampliando le informazioni che devono essere messe a disposizione e introducendo nuove modalità di controllo qualitativo dei Pcto. Più in generale, è tutta l’attività dell’ambiente scolastico che sarà maggiormente tutelata”.

Il decreto – dice ancora il ministro – estende la copertura assicurativa agli studenti, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado. Si tratta di una platea di circa dieci milioni di persone. Abbiamo istituito anche un fondo per i familiari degli studenti vittime, dal 2018, di infortuni in occasione delle attività formative: un gesto di vicinanza alle famiglie anche se nulla può ripagarle della perdita di un figlio“.

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