Lecce, la commozione di Baroni diventa virale. E lui confessa: “è stata quella partita con la Reggina…”

Marco Baroni ha salvato il Lecce dopo averlo portato in A l'anno scorso: in un'intervista spiega che nella scelta dei giallorossi c'è di mezzo la Reggina

StrettoWeb

Ha fatto un mezzo miracolo. Un altro mezzo miracolo. Ha condotto alla salvezza, con una giornata d’anticipo, la squadra col monte-ingaggi più basso della Serie A; una squadra composta da tanti ragazzi alla prima esperienza con il massimo campionato italiano. Il suo nome è Marco Baroni, allenatore del Lecce. Dopo aver riportato i salentini in A un anno fa, domenica ha ottenuto la permanenza matematica al termine del pazzo finale di Monza. E, al rigore realizzato da Colombo, si è inginocchiato, commosso.

Quella immagine ha fatto il giro del web ed è stata apprezzata anche a Reggio Calabria, dove Baroni è conosciuto. Pure alla Reggina infatti, seppur in proporzioni diverse, il trainer toscano aveva compiuto una piccola impresa (dopo le due col Lecce, si ricordi la storica promozione col Benevento da quinto in classifica, vincendo i playoff): portare in salvo gli amaranto dopo il ritorno in B e dopo un difficile girone di andata. Arrivato a metà torneo, dopo l’esonero di Toscano, ha tenuto un passo importante, sfiorando anche gli spareggi. Poi in estate ha scelto Lecce, dove ha scritto una pagina importante di storia.

Quel 2-2 contro la Reggina…

Perché Lecce? Perché, probabilmente, è stato proprio in Salento che i giallorossi sono rimasti incantati da Baroni. Lecce-Reggina, 7 maggio 2021, penultima di campionato: 2-2 al Via del Mare con il vantaggio di Edera e il pari definitivo di Montalto dopo la doppietta di Stepinski. Tutto nella prima mezz’ora. “Come mi ha scelto il Lecce? Penso sia rimasto colpito dalla gara che facemmo con la Reggina contro il Lecce in B. Una gran partita che finì 2-2”, confessa Baroni in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Considerando i “mugugni” attuali, nei confronti di Inzaghi, non meraviglia il fatto che anche tre anni fa c’era chi criticava Baroni. Che, va detto, deve ringraziare Reggio Calabria se è riuscito a rilanciarsi. Dopo qualche annata così così, infatti, quei 6 mesi sullo Stretto gli sono valsi la chiamata Lecce e tutto quello che sappiamo. Già allora, però, si notava come il tecnico toscano sapesse gestire bene i giovani: lanciò infatti subito in campo Dalle Mura, credette in Edera, fece esplodere Rivas e Folorunsho. E quest’anno a Lecce ne è la conferma.

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