Mafia, don Ciotti: “è peggio di ieri, la scuola è fondamentale”

Don Luigi Ciotti ha incontrato i ragazzi delle scuole elementari e medie per sensibilizzare i più giovani sul tema della lotta alla mafia

StrettoWeb

A fare differenza in Italia oggi è l’indifferenza“. E’ quanto dichiarato da don Luigi Ciotti che ha incontrato ieri i ragazzi delle scuole elementari e medie per sensibilizzare i più giovani sul tema della legalità e della lotta alle mafie. Grande partecipazione di studenti, genitori e docenti dell’Istituto Comprensivo Piaget-Majorana di Roma all’incontro con il fondatore dell’associazione Libera.

“L’ultima mafia è sempre la penultima – ha spiegato il sacerdote attivo da tempo nel sociale – l’imperativo di rigenerarsi”. L’appello ai giovani è quello di “diventare parte del cambiamento che sogniamo attraverso lo studio e la conoscenza“. Per don Ciotti “le Istituzioni sono sacre e vanno difese, e la Scuola in particolare rappresenta questa sacralità”. “Diffidate di chi parla di voi ma non parla con voi e sappiate distinguere tra i seduttori che usano le parole per convincervi e gli educatori che vogliono rendervi persone libere“, ha detto ancora rivolgendosi ai tanti presenti.

All’evento, con la sua testimonianza, anche Alfredo Borrelli, figlio del carabiniere Francesco Borrelli ucciso dalla ‘Ndrangheta a Cutro, in Calabria, nel gennaio del 1982. “L’80% dei familiari delle vittime di mafie in Italia non conosce ancora la verità e senza verità non si può costruire giustizia“, ha concluso don Ciotti dando appuntamento ai ragazzi al 21 marzo 2024, quando la Giornata della memoria e dell’impegno in ricorda delle vittime innocenti delle mafie si terrà a Roma.

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