Maxi operazione “Eureka”, le mani della ‘Ndrangheta sul traffico di droga in Europa: blitz anche in Belgio

Ndrangheta, operazione "Eureka": oltre 20 perquisizioni

StrettoWeb

Oltre venti perquisizioni sono state effettuate questa mattina in Belgio nell’ambito dell’operazione europea ‘Eureka’ contro la ‘Ndrangheta, condotta su larga scala in diversi Paesi. Lo rende noto la procura federale belga, evidenziando che il blitz ha preso di mira “oltre un centinaio di sospetti membri della mafia calabrese”. Il fascicolo, viene riferito, è stato aperto dalla procura federale del Belgio, in collaborazione con la procura del Limburgo, la polizia giudiziaria federale belga, Eurojust, Europol e vari Paesi, in particolare l’Italia.

Sequestri di società e beni e arresti sono stati eseguiti anche in Germania e Belgio nell’ambito delle indagini che hanno portato all’operazione “Eureka” condotta stamani dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria con il coordinamento della Dda. Coordinata dal capo della Direzione nazionale antimafia Giovanni Melillo, l’indagine “Eureka” si è sviluppata nell’ambito di due squadre investigative comuni: una intercorsa tra la Dda di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, e le Procure tedesche di Monaco I, Coblenza, Saarbrücken e Düsseldorf; l’altra tra la Dda reggina, l’Ufficio del giudice istruttore del Tribunale di Limburg ed il Procuratore federale di Bruxelles.

Entrambe le squadre investigative sono state coordinate da Eurojust che ha assicurato il massimo supporto operativo, attraverso il componente italiano Filippo Spiezia. In contemporanea al blitz dei carabinieri in Calabria, che ha riguardato numerosi Paesi europei e l’Australia, e alle operazioni delle Dda di Milano e Genova, le autorità giudiziarie belghe e tedesche stanno eseguendo rispettivamente 15 e 24 provvedimenti restrittivi, emessi dalle locali autorità giudiziarie, a carico di ulteriori indagati per reati in materia di narcotraffico e riciclaggio. Il gip di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, ha disposto il sequestro preventivo di beni per circa 25 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito in Italia, Portogallo, Germania e Francia ed ha riguardato società commerciali e beni mobili e immobili.

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