“Comincia il percorso di riduzione della TARI come da obiettivo di questa amministrazione. Anche se aumentano i costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati per la mancanza di impianti regionali, grazie al lavoro degli uffici comunali, è iniziato già da febbraio l’aggiornamento della banca dati degli iscritti alla tassa rifiuti, che per la logica della ripartizione, più sono i soggetti iscritti, meno sarà la quota da pagare per ognuno, poiché come sappiamo benissimo, la spesa per la gestione dei rifiuti è a totale carico della popolazione”, è quanto afferma il sindaco di Messina, Federico Basile. “Il lavoro degli uffici ha anche permesso una più corretta ripartizione dei costi fra le famiglie e le attività non domestiche, per il principio che prevede che la tassa rifiuti va pagata in base a quanti rifiuti si producono. La tariffa 2023 della parte domestica, dopo anni di continui aumenti, comincia a scendere, anche se come detto, il costo di gestione aumenta di quasi il 12%. La tariffa 2023 della parte non domestica, aumenta invece del 15% a causa dell’aggiornamento più preciso della ripartizione dei costi fra le famiglie e le attività commerciali”, rimarca Basile
“Il percorso è ancora lungo e si completerà entro l’invio della rata di saldo di fine anno. I cittadini e le attività commerciali le cui dichiarazioni non sono corrette o sono incomplete, saranno chiamati a rispondere ad un questionario attraverso una piattaforma WEB ovvero presentandosi agli uffici comunali, per gli aggiornamenti necessari. L’obiettivo del contenimento dei costi, anche aumentando la raccolta differenziata e l’aggiornamento della banca dati della TARI, resta pertanto al centro dell’interesse di questa amministrazione, per consentire già dal 2024 di avere una bolletta rifiuti “più leggera”, in linea con quella della media nazionale“, conclude Basile.