Motta San Giovanni, celebrata la Giornata delle Api

Il racconto della Giornata delle Api celebrata a Motta San Giovanni

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Grande è stata la celebrazione per la Giornata Internazionale delle Api a Motta San Giovanni, Reggio Calabria. L’evento ha visto la partecipazione della Sig.ra Vincenza Calabrò, titolare dell’Azienda a conduzione familiare di Apicoltura “la Bottega del miele”, di suo marito Fortunato Pedà e del figlio Carmelo Pedà.

Hanno partecipato anche il Sig. Concetto Roberto Tripodi, titolare dell’Azienda di Apicoltura Tripodi, suo fratello Nino Tripodi, presso un sito operativo a Villa San Giovanni dell’azienda che ha sede a Bagaladi (R.C.) di un evento organizzato e promosso dal Satellite dei Diritti Umani del Lions Club Carate Brianza Cavalieri, rappresentato dalla sua Presidente, Avv. Eliana Carbone, e dalla tesoriera Dott.ssa Teresa Fotia in sinergia con il Lions Club Reggio Calabria Rhegion con l’Arch. Francesco Romeo, anche assessore all’Ambiente del Comune di Melito Porto Salvo (R.C.).

L’Avv. Eliana Carbone, introducendo il discorso, ha ricordato che questa Giornata Internazionale delle Api è stata istituita nel 2017 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e fissata con ricorrenza annuale per il 20 Maggio di ogni anno, in quanto data coincidente con quella di nascita dello Sloveno Anton Jansa che nel XVIII secolo fu nel suo paese un pioniere delle tecniche di apicoltura moderne.

“E’ una Giornata molto importante – ha ribadito l’Avv. Eliana Carbone – perché è rivolta a sensibilizzare la cittadinanza sul grande contributo fornito da questo insetto impollinatore allo sviluppo sostenibile e sui pericoli da cui esso è minacciato anche a causa del cambiamento climatico in atto”. E’ poi intervenuto il Sig. Fortunato Pedà che ha precisato che la loro Azienda è nata come Calabrò Vincenza nel 2004 e che pratica anche l’apicoltura di nomadismo, consistente nello spostamento delle api là dove ci sono le fioriture per fare anche tipi di miele che magari possono essere prodotti solo in determinati luoghi come ad es. il miele d’arancio che si ottiene nella Piana di Gioia Tauro o il miele di Eucalipto prodotto nei Comuni di Montebello (R.C.), Melito Porto Salvo (R.C).

Pedà ha poi continuato il discorso dicendo che la loro Azienda possiede circa 360 arnie che in questo periodo il controllo è da loro effettuato settimanalmente a causa del famoso fenomeno della sciamatura, che si verifica ogni anno in primavera e garantisce il perpetuarsi della specie delle api, ed è praticata un’apicoltura prettamente artigianale senza alcuna manipolazione, aborrendo ogni tipo di pesticidi e con vendita al consumatore finale del miele del miele estratto allo stato naturale.

“Bisognerebbe – ha concluso Pedà – proteggere tutte le specie di fiori e le culture e non attivare solo le monoculture perché facendo questo si rischierebbe di perdere la biodiversità”. Invece i Sig.ri Concetto Roberto e Nino Tripodi hanno parlato della loro azienda dicendo che gestiscono circa 240 arnie e che anche loro praticano il nomadismo e quindi le loro arnie vengono spostate da una zona all’altra seguendo la fioritura così da produrre miele di castagno, arancio, acacia, sulla, millefiori, eucalipto e che il controllo delle arnie avviene da parte loro giornalmente per verificare che non vi siano delle morie legate a qualche malattia.

Anche i Sig.ri Tripodi hanno manifestato preoccupazione sia per il cambiamento climatico, in quanto esso influisce sulla produzione di questo prezioso insetto impollinatore perché le stagioni non sono più regolari, e sia per i pesticidi che andrebbero, a loro avviso, eliminati completamente. I Sig.ri Tripodi hanno concluso dicendo che la nuova “PAC” fatta dall’Unione Europea è molto buona perché eroga contributi a chi pianta fiori aiutando di conseguenza la sopravvivenza degli insetti impollinatori. Infine l’Arch. Francesco Romeo ha ricordato che la Calabria è una terra vocata all’apicoltura ed è secondo i numeri della Banca dati nazionale apistica la quarta regione d’Italia per produzione di miele e terza se si considera il numero di alveari censiti.

“L’apicoltura – ha precisato Romeo – è un settore in costante crescita su cui bisogna investire per la tutela dell’ecosistema all’interno del quale le api svolgono un ruolo fondamentale, garantendo il 70% dell’impollinazione delle specie vegetali presenti sul pianeta e, di conseguenza, circa il 35% della produzione globale di cibo e proprio per questo occorrerebbe sensibilizzare maggiormente i consumatori sulla qualità del miele prodotto in Calabria”. L’importanza dell’argomento trattato, cioè quello dell’impollinatore, ha unito tutti i partecipanti al meeting in un profondo sentimento di condivisione della necessità di una protezione sempre maggiore della biodiversità.

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