Non diteci Buona Festa della Mamma

Buona Festa della Mamma a tutte quelle mamme che nonostante tutto ce la fanno, in barba alle tante belle parole e ai pochi fatti

StrettoWeb

Non diteci Buona Festa della Mamma solo perché oggi è la Festa della Mamma. Non fateci gli auguri se prima non ci avete chiesto se avessimo bisogno di qualcosa. E non ci portate fiori o cioccolatini, se prima non avete sparecchiato dopo pranzo, in nostra vece, o messo i calzini sporchi nella cesta giusta. Piccolezze? Bazzecole? No, se sono gesti ripetuti più volte, ogni giorno.

Non fateci gli auguri in questa giornata, se fino a ieri e da domani, a malapena vi siete accorti della nostra presenza in casa. Non augurateci Buona Festa della Mamma se quanto letto fino ad ora vi sembra un piagnisteo inutile. O se vi sembra che una mamma non debba chiedere tutto questo, come se fosse un agnello sacrificale. Perché significa che di noi non sapete nulla.

E non diteci, sorridenti, Buona Festa della Mamma, se quando la mamma si lamenta di qualcosa vi girate dall’altra parte, o fate finta di non sentire. Che siate voi i figli, il coniuge, i cognati, i parenti o amici vari. Non ci augurate buona festa in questo giorno, se non ci avete mai detto: “vuoi che ti tengo i bambini mezza giornata e tu fai ciò che vuoi, liberamente?“.

Che l’Italia, e soprattutto il Meridione, non sia un paese per mamme lo dicono i numeri. Ma a noi mamme basterebbe mezzo sostegno in più e un pacco di cioccolatini in meno. Ci accontentiamo di poco, sapete? Ci basterebbe avere intorno gente empatica e dal giudizio meno facile. Perché è vero che non ci sono più le mamme di una volta, forse, ma è altrettanto vero che non ci sono più le famiglie, i figli, le reti sociali, di una volta. Ma di queste ultime nessuno si lamenta. Chissà perché.

E allora Buona Festa della Mamma a tutte quelle mamme che nonostante tutto ce la fanno. Nonostante l’incomprensione; nonostante l’indifferenza; nonostante il lavoro sacrificato per i figli; nonostante i “e vabbè, hai voluto i figli? E quindi non ti lamentare“; nonostante le belle parole e i pochi fatti.

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