“La rabbia della senatrice Floridia ha bruciato anche il microfono. Non risponderà alle provocazioni dell’opposizione perché sono troppo di basso livello in un giorno così importante e storico per il nostro Paese e per l’Italia“. Ironizza così , il senatore siciliano Antonino Germanà, intervenuto oggi in aula in merito al Ponte sullo Stretto. Il riferimento è alla reazione a dir poco scomposta del senatore Floridia (M5S) dopo la storica approvazione del Senato, con la quale è stato convertito in legge il decreto Ponte.
“Stiamo scrivendo la storia dell’Italia e sono orgoglioso di esserne parte – prosegue Germanà –. Grazie a questo decreto torniamo allo spirito nazionale che animò i padri del nostro Risorgimento“. “Grazie al lavoro costante e pragmatico svolto da subito dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e a un esecutivo di centrodestra, prende forma finalmente un progetto che la sinistra ha accantonato per anni. Il Ponte sullo Stretto rappresenta la più importante opera strategica e green che potrà rendere il Meridione l’hub dell’Europa nel Mediterraneo. Un’occasione di riscatto e un potenziale occupazionale di 100.000 posti in 7 anni: lavoro vero e non ‘nero’ come quello che ha prodotto il reddito di cittadinanza”.
“Basta con le teorie false e miopi degli ambientalisti che hanno sempre ostacolato tutto e tutti, soprattutto gli imprenditori, e che fortunatamente non c’erano quando furono costruite le piramidi – chiosa Germanà –. Oggi, con il dl Ponte, scriviamo una pagina di storia e disegniamo concretamente il futuro della Sicilia, del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa“. “Andrea Camilleri disse ‘il ponte non serve solo perché ancora non c’è“, conclude il senatore.