Il Reddito di Cittadinanza si “sdoppia”: ecco i due nuovi sussidi

Il Decreto Lavoro varato ieri, 1 maggio, in sede di Consiglio dei Ministri, dice definitivamente addio al Reddito di Cittadinanza. Arrivano "Adi" e "Sda", ma i beneficiari dovranno rispettare requisiti ben specifici

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Altro giro, altra corsa: con il Decreto Lavoro varato ieri, 1 maggio, dal Consiglio dei Ministri, possiamo definitivamente dire addio al Reddito di Cittadinanza. Dal 1 gennaio 2024 infatti, la misura introdotta dal governo Conte verrà definitivamente abolita per fare spazio a due nuovi tipi di sussidi, frutto della delibera del governo Meloni. Le due nuove misure, pur contribuendo alle tasche degli italiani in difficoltà, pongono requisiti e limiti ben precisi. Due tipologie differenti quindi, una per le famiglie con minorenni e disabili a carico, l’altra per chi è disoccupato (ma ha intenzione di trovare un impiego al più presto). Vediamo dunque di cosa si tratta, nello specifico.

“Adi”: l’assegno di inclusione pensato per le famiglie con soggetti “fragili”

Il sussidio pensato per i nuclei familiari “fragili”, che presentano quindi minorenni, disabili o anziani a carico, è stato denominato “Assegno di Inclusione” e sarà, in parte, il vero sostituto dell’attuale Rdc. Per rientrare tra i beneficiari del sussidio è necessario, oltre ad avere a carico soggetti appartenenti alle categorie “fragili”, un Isee inferiore a 9300 euro e un reddito familiare non superiore a 6mila euro. La somma corrisposta è di 500 euro mensili, più un contributo di 280 euro al mese per le spese affittuarie.

Coloro che, invece, hanno un nucleo familiare costituito da soli over 67, potranno beneficiare di una somma mensile di 630 euro, con una riduzione però del contributo sull’affitto, che scende a 150 euro al mese. Il nuovo sussidio, in arrivo a partire da gennaio 2024, verrà erogato per un periodo di 18 mesi tramite pagamento elettronico, sarà quindi poi sospeso per un mese e, dopo aver presentato nuovamente richiesta, sarà possibile usufruirne nuovamente per un periodo di 12 mesi.

“Sda”, lo strumento di attivazione per chi è disoccupato (ma sta cercando lavoro)

Il contributo per le fasce che rientrano nella soglia di povertà perché inoccupate, è stato invece denominato “Sda”, lo strumento di attivazione che, da un lato, offrirà un sostegno economico e, dall’altro, indirizzerà il cittadino al mondo del lavoro. La nuova misura, a differenza del reddito di cittadinanza, è rivolta al singolo e non interessa l’intero nucleo familiare: il sussidio infatti, verrà erogato nelle tasche del beneficiario per un periodo massimo di 12 mesi. L’altra grande novità è l’introduzione, quasi immediata, dello strumento: a partire da settembre 2023 infatti, coloro che vorranno usufruirne dovranno fare richiesta tramite l’apposita piattaforma nazionale, rispettando ovviamente i prerequisiti del caso.

Il contributo interesserà i soggetti compresi tra i 18 e i 59 anni, con un Isee inferiore ai 6mila euro, con un corrispettivo mensile fisso di 350 euro. Il contributo, che va a sostituire il vecchio Gal, non prevede alcuna proroga dopo il termine di scadenza e può essere sospeso in qualsiasi momento. La sospensione infatti, verrà applicata nel caso di mancata accettazione della prima offerta di lavoro, che sia chiaramente conforme ai contratti collettivi: nel caso di somministrazione a tempo indeterminato, l’accettazione dell’offerta vale su tutto il territorio nazionale, per i contratti a tempo determinato invece, è prevista una soglia di 80km di distanza dalla propria residenza.

Le limitazioni per i residenti stranieri in Italia

Potranno beneficiare dei due nuovi sussidi anche gli stranieri, ma con alcune importanti limtazioni: il beneficiario deve essere residente in Italia da almeno 5 anni e per due in modo continuativo. Deve, altresì, essere cittadino dell’Unione Europea o con familiare titolare di diritto di soggiorno. Rientrano nei requisiti anche i cittadini stranieri di paesi terzi in possesso però di regolare permesso di soggiorno di lungo periodo o dello status di protezione internazionale.

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