Reggina, l’esultanza di Inzaghi patrimonio dell’umanità

Reggina, l'esultanza di Inzaghi ha fatto il giro di web e social: finale di Champions, partitella sotto casa o gol playoff, per lui poco cambia

StrettoWeb

Finale di Champions League o partitella nel balcone sotto casa, per Pippo Inzaghi poco cambia. Le sue esultanze sono sempre bellissime, perché trasportano, sono “vere”, emozionano. Ma tra una finale di Champions League e la partitella nel balcone sotto casa si mette in mezzo, comunque andrà, una delle esultanze che sicuramente metterà in un pezzettino del suo cuore, quella di ieri sera, dopo il gol di Canotto al 94′ di Reggina-Ascoli.

E’ un’esultanza per un settimo posto che porta ai playoff, non in Serie A, si potrebbe obiettare. Giusto. Ma va analizzato il contesto e non il risultato in sé. Un gol arrivato in quel modo, nel finale, al Granillo, davanti a 15 mila persone, dopo che nessuno ci credeva più e soprattutto dopo mesi di sofferenze, difficoltà, pressioni, critiche. Che lui ha zittito con un’esultanza pazzesca e che ha già fatto il giro di web e social.

Non vorremmo scomodare paragoni assurdi, anche per gli obiettivi totalmente diversi, ma il minuto in cui è arrivato il gol ieri ricorda tanto quel Milan-Ajax di Champions League di 20 anni fa. Lui segnò il 3-2 in pieno finale, regalando la semifinale ed esultando alla sua maniera. Ecco, ci ha ricordato quello. Perché qualunque sia la partita, l’esultanza di Pippo Inzaghi ha l’obbligo di concorrere a patrimonio dell’umanità.

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