Reggina, Inzaghi e i complimenti alla città: “rifarei la stessa scelta, stiamo benissimo qui”

Le parole del tecnico amaranto Pippo Inzaghi alla vigilia del match di domani sera tra Reggina e Ascoli

StrettoWeb

Cala il sipario sulla Serie B. Quantomeno quello della stagione regolare. Se lo augura la Reggina, che farà tutto il possibile affinché il suo campionato non si concluda domani. Al Granillo arriva l’Ascoli dell’ex Breda, appaiato a 47 così come gli amaranto. L’obiettivo, per entrambe, è vincere e sperare, in quello che è un autentico spareggio per accedere ai playoff. Di questo e non solo ha parlato mister Inzaghi in conferenza stampa oggi al Sant’Agata, che ha esordito con un pensiero per la popolazione emiliana colpita dal maltempo. “Vorrei spendere una parola per quanto riguarda l’Emilia Romagna, è una terra a cui sono legato, ho casa a Milano Marittima. Le immagini che stanno arrivando fanno male, un abbraccio e forza. Chi può dia una mano anche nel suo piccolo”.

Poi il campo: “Vorrei che oggi non tornassimo più su penalizzazioni e punti, sappiamo com’è andata. Il nostro obiettivo sono i playoff, abbiamo una grande chance. Stanno retrocedendo squadre che l’anno scorso hanno fatto i playoff, a dimostrazione delle difficoltà di quest’annata. La gente sta rispondendo alla grande, ha capito. Spero che faremo una bella partita, dobbiamo vincerla e sarebbe il giusto coronamento di un’annata positiva”.

Rammarico? Il tuo sogno sul campo l’hai conquistato, quindi no. I 52 punti li abbiamo fatti, poi per motivi non consoni al campo qualcosa ci è stato tolto, ma tentiamoci. Per quanto fatto rammarico non ne possiamo avere, poi è chiaro che tutti avremmo voluto fare qualcosa in più. Penso che la squadra meriti un applauso. Sarebbe un peccato non vincere domani. Io ci credo molto”.

“Domani dobbiamo chiudere bene per noi stessi, speriamo non sia l’ultima gara. Abbiamo l’obbligo morale. Sono curioso di capire la reazione della squadra, la città ha risposto. Ho rivisto la partita di Bari, ho detto che meritavamo il pari, ma invece meritavamo di vincere. Non si può perdere in quel modo, la squadra le partite le fa. Contro l’Ascoli è una finale, stimo Breda, perché ha risistemato una squadra che non era messa bene”.

“Se ci fosse stato bisogno di dire qualcosa alla squadra in questa settimana sarebbe stato un problema. Non c’è stato bisogno di dirgli niente, hanno avuto rispetto per le scelte mie e del mio staff. Meriteremmo di fare i playoff perché ci siamo stati sempre dentro”.

Formazione? Abbiamo ancora due allenamenti, oggi e domani, non abbiamo molta scelta ma io non mi sono mai lamentato di chi è stato fuori. Qualche dubbio c’è, come è giusto che sia, ma quelli che ho sono in grado di regalarci un sogno domani. Dobbiamo cercare di riagguantarlo a tutti i costi. Non preoccupiamoci della penalizzazione, centrare gli spareggi sarebbe un qualcosa di storico”.

“Futuro? Ho già parlato del prossimo anno. In questo, di anno, intanto ci siamo uniti e ci siamo guadagnati tutto sul campo. Io mi sento cresciuto come allenatore, la società si sentirà cresciuta come società, visto che è nuova, idem i tifosi che per domani prepareranno una bella coreografia. Per il prossimo anno si dovrà alzare l’asticella.

“La classifica avulsa a tre squadre ci premierebbe, ma io dopo Bari ho smesso di fare calcoli, perché intanto comunque dobbiamo vincere”.

Le critiche a mio fratello Simone? Io sono da tanti anni in questo mondo. Il ragionamento post Benevento andava in questa direzione. C’è poca pazienza per il ruolo di allenatore. Quando perdi non capisci niente e quando vinci sei bravo. Così si ragiona. Io mio fratello lo reputo uno dei migliori allenatori d’Europa, perché l’ho visto allenare. Il calcio alla lunga dà i meriti. Sono felice per lui ma non sono sorpreso”.

Tornassi indietro, rifarei la stessa scelta? Certo! La mia famiglia ed io stiamo benissimo a Reggio Calabria. Tornando indietro, rifarei la stessa scelta”.

Condividi