In vista dell’estate Scilla resta una delle mete più gettonate dai reggini, di città e provincia. Non solo. La perla della Costa Viola, con i suoi scenari suggestivi, affascina e attrae numerosi turisti provenienti dall’Italia e dall’estero. Sullo ‘stato di salute’ del turismo a Scilla, abbiamo parlato nei giorni scorsi. E proprio in risposta alle nostre considerazioni sul posizionamento di Scilla al 29° posto fra i 30 borghi migliori d’Italia, abbiamo intervistato Giuseppe Briganti, vicepresidente Proloco Scilla.
“L’articolo ci ha dato da pensare perché espone delle criticità che probabilmente ci sono“, ha dichiarato Briganti ai microfoni di StrettoWeb. Ciò a cui però i commercianti, e in generale i protagonisti del turismo scillese, hanno voluto replicare è la definizione ‘flop turistico’. “I commercianti hanno riflettuto su ciò che Scilla è, è stato e può diventare“, spiega il vicepresidente della Proloco. “Scilla è un flop turistico quest’anno? Assolutamente no. Già il fatto di essere all’interno di una classifica che contiene i 30 borghi più gettonati d’Italia per noi è un successo“.
Scilla: quale futuro?
“Naturalmente Scilla merita posti molto più alti – conferma Giuseppe –, ma ha bisogno di lavorare per risolvere criticità non dovute di certo all’accoglienza del turista“. Anzi. Briganti spiega come le strutture ricettive e i commercianti stiano lavorando al fine di migliorare l’offerta turistica, ad esempio aumentando i posti letto e la capacità commercianti di offrire novità.
“Abbiamo passato il periodo che è forse il più turbolento della storia recente del paese – spiega Briganti –, che non ci ha aiutato ma che sicuramente ci ha reso più forti per il futuro. Noi di Scilla sappiamo quello che il paese merita e cosa fare per raggiungerlo“. La speranza è quella che presto il comune possa essere guidato da “una buona amministrazione che renda possibile lo sviluppo“.