Barcellona Pozzo di Gotto, l’amministrazione comunale: “grande menzogna sulle indennità”

L'amministrazione Comunale: "è arrivato il momento di dire basta alle falsità seriali che provengono dal gruppo che fa riferimento all’On.le Tommaso Calderone, sventando punto per punto la grande menzogna sulle indennità"

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“E’ arrivato il momento di dire basta alle falsità seriali che provengono dal gruppo che fa riferimento all’On.le Tommaso Calderone, sventando punto per punto la grande menzogna sulle indennità”, è quanto scrive in una nota l’amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Anche noi siamo ben lieti di trasmettere alla Corte dei Conti tutte le carte relative alle indennità (e non solo quelle) di questi ultimi anni. Sfatiamo dunque queste bugie a costo di ribadire per l’ennesima volta che: la legge sull’adeguamento dell’indennità è nazionale, recepita dalla Regione Siciliana ed applicata dai sindaci di tutta Italia, di tutta la Sicilia, con il consenso di tutti i partiti, compresa Forza Italia. L’adeguamento delle indennità della nostra giunta non graverà per un solo euro sulle casse del comune di Barcellona Pozzo di Gotto ma esclusivamente su quelle della Regione Siciliana. Sfidiamo chiunque a dire il contrario ed a smentirci al momento della rendicontazione. Le indennità degli amministratori, comprese quelle percepite dagli ex assessori vicini a Tommaso Calderone, erano totalmente a carico del bilancio comunale. Anche con l’adeguamento le indennità di questa giunta sono di gran lunga inferiori a quelle percepite dalle precedenti amministrazioni”, rimarca la nota.

“Se dovessimo rifiutare l’adeguamento le somme sarebbero destinate ad altri sindaci e assessori dei comuni della Sicilia, a riprova che le risorse sono a totale carico della Regione Siciliana. Andiamoci insieme alla Corte dei Conti, porteremo anche la gestione delle indennità e del bilancio portata avanti dagli ex assessori vicini a Tommaso Calderone, compreso l’ex assessore Sidoti firmatario dell’ultimo bilancio che prevedeva gli aumenti a carico del Comune“, conclude la nota.

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