Beppe Grillo e il ritorno ai comizi deliranti tra brigate, passamontagna e insulti agli anziani

Togliere il voto agli anziani, indossare passamontagna e fare le brigate andando in giro di notte: è questa la base del nuovo programma del M5s

StrettoWeb

Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, sistemate i marciapiedi. Reagite“. Alzi la mano chi sentiva la mancanza dei deliri di Beppe Grillo. Noi no, lo diciamo subito, tanto per chiarirci. Ci stavamo giusto giusto disintossicando da anni di “vaffa day” e altre pagliacciate simili. Oggi però, dal palco della manifestazione del M5s a Roma, il comico che non fa ridere (ma in compenso fa tanto piangere) è tornato. E ha fatto peggio di sempre.

Certo, la coincidenza temporale tra il ritorno al delirio grillino e la morte di Silvio Berlusconi è tale e tanta da pensare che non sia proprio una coincidenza. D’altronde proprio il leader di Forza Italia, con l’odio di Grillo verso il Cav, è stato la causa della discesa in campo politico del giullare ligure diversi anni fa. Doveva fronteggiare lo strapotere del berlusconismo, secondo i suoi progetti. E oggi il suo fallimento è palese. Se non fosse per Giuseppe Conte, che con la ‘faccia pulita’ e i suoi ammiccamenti alla George Clooney ha accalappiato migliaia di elettori, il M5s sarebbe svanito nel nulla da un bel pezzo.

Da Peppe Grillo ad Elly Schlein passando per Conte

Tra la l’altro la manifestazione di oggi era contro la precarietà, quindi viene da chiedersi cosa ci azzecchino con la precarietà i passamontagna e le brigate (vengono i brividi solo a scriverla o pronunciarla questa parola). “Vi ho preso che eravate piccolini e pieni di passione, e ora siete qui ammucchiati a guardare il leader. Siate leader di voi stessi. Reagite. Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, mettete a posto marciapiedi, aiuole, tombini. Fate il lavoro e scappate“.

Ha persino chiesto, sempre Grillo, di togliere il voto agli ultraottantenni e darlo ai sedicenni. Il Garante del Movimento cinque stelle è impazzito? No, no: è sempre stato così. Delirante e in preda a chissà cosa.

Tra l’altro, sul palco romano è salita oggi, per un saluto, anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. C’è stato persino un abbraccio tra la leader del Pd e Conte, accompagnato da un veloce scambio di battute. “Abbiamo voluto testimoniare questa volontà di unire le forze con le altre opposizioni: ci sono terreni su cui si può lavorare insieme, anche nelle nostre differenze. Una di queste è la battaglia per il lavoro di qualità ed il salario minimo“, le riflessioni di Schlein. “Una piazza piena, al di là delle aspettative. Hanno risposto in tantissimi. Tante forze politiche, sociali, civiche, ci sono tanti rappresentanti dell’associazionismo“, le considerazioni di Conte.

In serata però sono arrivate le frasi di Grillo. Cosa ne pensano Conte e Schlein? Condividono? Nessuno dei due si è espresso in merito.

“La violenza è l’ultimo rifugio degli imbecilli”

Chi fa lavoretti per il bene comune e pulisce giardinetti non ha bisogno di passamontagna: l’evocazione di Grillo al suo uso è un incitamento alla violenza, che, come diceva Isaac Asimov, è l’ultimo rifugio degli incapaci. E anche degli imbecilli“. Lo afferma il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi.

E alle dichiarazioni di Grillo hanno reagito in molti. “Gravi, sconcertanti e inaccettabili parole di Beppe Grillo alla piazza di Movimento 5 Stelle e Pd. Parlare di brigate di cittadinanza e passamontagna per invitare i cittadini a reagire evoca pagine drammatiche della storia del nostro Paese. Ci chiediamo se anche Elly Schlein sia pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate. La Lega conferma il proprio impegno per creare lavoro dignitoso: i cittadini si aspettano risposte, non polemiche o inviti pericolosi“. Così una nota del partito di Matteo Salvini.

Ho sentito bene? Conte che irride Giorgia Meloni? Ma guardi, una buona volta, a se stesso. Da barone rampante l’ex presidente del Consiglio è stato retrocesso dal comico Grillo a viceConte, dopo avergli ricordato di essere lento a capire. Ma siamo sicuri che sia solo lento?“. Lo dice Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Condividi