La buona scuola reggina: quando un anno scolastico diventa bagaglio culturale e umano

Il racconto di un'esperienza positiva in una scuola reggina, che diventa un fatto degno di nota quando rappresenta un valore aggiunto

StrettoWeb

Un trasloco non è mai una scelta senza conseguenze in una qualsiasi famiglia. E la mia famiglia, di traslochi, ne ha fatti due in dieci anni. Uno a migliaia di chilometri di distanza e uno un po’ più vicino, dalla provincia alla città. La città in questione è Reggio Calabria. La decisione di vivere in una regione e in una città delle quali, appena ne parli, vengono in mente solo cose negative come rifiuti, ‘ndrangheta, buche sulle strade, servizi carenti, non è stata di certo semplice. E a dire il vero c’è chi dice che sia stata un’incoscienza. Io, dopo un anno trascorso a Reggio e dieci in Calabria, posso dire di aver fatto la scelta giusta.

I motivi di questa mia soddisfazione sono numerosi, ma tra questi posso sicuramente annoverare la scuola. Sì, avete letto bene: l’esperienza con la scuola reggina è stata non solo positiva, ma direi costruttiva e stimolante. Il più piccolo dei miei figli, in particolare, ha frequentato l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, quella che una volta potevamo chiamare scuola materna. La sezione degli Amaranto della scuola De Amicis. Appena mi hanno detto “signora, il bambino sarà negli amaranto“, io ho pensato che quale sezione migliore degli amaranto – colore della squadra del cuore di questa città – sarebbe stata l’ideale per iniziare la sua esperienza di vita a Reggio?

I timori all’inizio erano tanti: maestre nuove, compagni nuovi, ambiente nuovo. Ebbene, ora che siamo a giugno posso fare un bilancio. Mio figlio, come anche i suoi compagni di classe, è ora un bambino pronto per la scuola primaria. E’ un bambino che ha un bagaglio culturale e umano nettamente più corposo rispetto a quello con cui ha iniziato l’anno scolastico. Le maestre, Nuccia, Patrizia, Teresa, Giovanna, sono riuscite a prendere letteralmente per mano questi bambini e a portarli attraverso un percorso che permetterà loro di arrivare pronti all’appuntamento con il futuro.

E’ normale, diranno in molti. E’ questo il compito della scuola, d’altronde. Ma in un’epoca storica in cui la scuola, spesso, è abbandonata a sé stessa, l’efficacia dell’insegnamento diventa un fatto degno di nota. L’infanzia della scuola De Amicis non sarà probabilmente la migliore di Reggio, ma per me è stata la scelta migliore che potessi fare.

Quanta emozione, qualche giorno fa, nel vedere i nostri bambini alla recita di fine anno? Nel vederli ricevere il loro diplomino, nel vederli cantare ed esibirsi come se fossero degli attori di teatro? Uno spettacolo messo su con una cura e una maestria notevoli: bambini preparati, scenografie costruite con cura, per mesi, dalla maestra Giovanna, emozione, negli occhi dei bambini e delle maestre.

Cosa c’è di così eccezionale in tutto questo? Semplice: stiamo parlando di una generazione, i bambini di cinque e sei anni, cresciuta e diventata ‘grande’ nel pieno di una pandemia. Quest’ultimo, a ben pensarci, è stato l’unico anno durante il quale siano riusciti a frequentare la scuola da settembre a giugno senza lockdown, senza chiusure, senza tamponi quotidiani, senza ansie da malattie.

E allora noi genitori e nonni, tutti, ci siamo emozionati nel vedere i nostri bambini cantare, ballare, recitare. Ci siamo inorgogliti quando hanno recitato in inglese con una pronuncia da far invidia ai lord britannici. Ci siamo commossi nel sentire la maestra Nuccia augurare loro una buona vita, perché mai come in questi ultimi quattro anni abbiamo scoperto che la tranquillità, le piccole gioie quotidiane, le azioni più semplici, sono in realtà il più grande tesoro a cui una famiglia possa aspirare.

Grazie dunque alle maestre, ai bambini, ai genitori che hanno accolto il mio bambino come fosse tra loro da sempre. Per alcuni potrà sembrare una banalità, ma tra tutte le brutture che ci circondano, questa mi sembrava la storia più bella da raccontare in questo primo 15 giugno post pandemia.

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