Il calcio sullo Stretto tra ansia e fiducia: Reggina e Messina attendono la Covisoc. E sulla cessione…

Anche nel calcio, Reggio Calabria e Messina camminano a braccetto: Reggina e Acr attendono la Covisoc e novità sulla cessione delle quote

StrettoWeb

“‘Si Missina ciangi, Rriggiu no’ riri’: anche nel pallone, Stretto accomunato da un incerto destino”. Questo era il titolo di un articolo scritto su StrettoWeb un anno fa. Due città che in realtà sono una sola – per cultura, tradizioni, storia – divise solo da qualche chilometro di mare. Esultano insieme, soffrono insieme. Per tutto. Anche per il calcio. E, 12 mesi dopo, si ritrovano nella stessa, identica, situazione. Un anno fa l’hanno scampata, quest’anno non sapremo. Sullo Stretto, infatti, si gioca una doppia partita: responso della Covisoc sull’iscrizione e novità sul possibile passaggio di quote societarie.

La situazione in casa Reggina: filtra fiducia dalla società, ma sulla cessione è mistero

A Reggio Calabria la storia è nota: l’iscrizione è stata inviata completa e nei termini, con pagamenti e incartamenti vari; “balla” solo il rateo del debito che per il Tribunale può essere pagato entro il 12 luglio, ma per la Covisoc non sappiamo. Si attende, tra indiscrezioni positive (fiducia che filtra dalla società, dalle parole di Saladini e dall’articolo del Corriere della Sera) e rumors negativi (oggi la Gazzetta dello Sport ha scritto che la società amaranto rischia l’iscrizione, a differenza del Lecco, le cui quotazioni sono in rialzo).

Sulla cessione, invece, è mistero. Saladini vuole cedere e questo è assodato. Ma a chi? L’anno scorso una struttura societaria non c’era, ma era noto a tutti il nome di Saladini come compratore. Questa volta, invece, il nome è totalmente top secret e le parole di ieri dell’imprenditore lametino (“varie situazioni sul tavolo”) non danno l’idea di una chiusura imminente. E’ strategia o c’è altro? Qualche giorno fa, tra l’altro, erano arrivate conferme relative a un possibile closing a inizio settimana, come rilanciato da Sky.

La situazione a Messina: ora Sciotto apre alla cessione

E a Messina? E a Messina è praticamente la stessa cosa. Come l’anno scorso. Sciotto che si salva, annuncia di voler vendere il club, avvia le trattative, le respinge, minaccia di non iscrivere la squadra e poi la iscrive. Quest’anno, però, sembra esserci l’intenzione di andare a fondo con le trattative. “Tra due o tre giorni sapremo qualcosa in più e capiremo cosa succederà”, le parole di Sciotto a Gazzetta del Sud. Anche qui si attende la Covisoc ma anche Sciotto, come Saladini, si dice tranquillo sull’iscrizione: “non c’è assolutamente nessun rischio, tutti i documenti sono in regola”. 

Sulla cessione, però, al netto della chiusura di qualche settimana fa (Mannino non ha dato garanzie”), l’intenzione dell’attuale Presidente sembrerebbe quella di riaprire la questione. “Nessuno si è ancora fatto sentire con convinzione – precisa – e non vorrei aspettare fino all’ultimo come per l’iscrizione al campionato, quando ho atteso un mese e poi tra lunedì e martedì ho fatto tutto in poco tempo”. Però “sarebbe più giusto e logico discutere e accordarsi prima del 30, senza perdere altro tempo, per poi formalizzare. Passano altri giorni, mentre le altre società sono già pronte per partire. Chi ha intenzione di prendere il Messina, si faccia avanti così da raggiungere un accordo condizionato alle decisioni della Covisoc. Io sono ancora qui ad aspettare. Già per l’iscrizione è trascorso un mese e, poi, ho dovuto fare i salti mortali. Anzi, in un giorno e mezzo, sono riuscito ad avere non una ma due fideiussioni pronte da presentare per essere sicuro”.

L’anno scorso tutto si risolse su entrambe le sponde dello Stretto. E quest’anno? La speranza è che sia ancora così. Ma, ancor di più, il desiderio più grande sarebbe quello di non vivere più estati calde e ansiose, diventate ormai abitudine a queste latitudini.

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