“Basta cambi in classifica a campionato in corso”: ricorsi alla Giustizia Sportiva, mossa del Governo

Il Governo prova a riformare i ricorsi alla Giustizia Sportiva in modo che la classifica non possa cambiare a campionato in corso

StrettoWeb

La Giustizia Sportiva andrebbe riformata in toto. Il sistema calcio andrebbe riformato in toto. Al di là di aria fritta e parole al vento, però, poca roba. E così deve pensarci il Governo, lo stesso Governo che ha varato il decreto salva-aziende (anche per le società sportive) e che ha permesso alla Reggina di non fallire, con buona pace dello stesso mondo sportivo che da ieri frigna. Prima Abodi (che però è un uomo di Governo ma evidentemente è ancora “legato” ai suoi vecchi ruoli) e poi Gravina.

Ora però il Governo – secondo quanto apprende l’Ansa – prova a riformare i ricorsi alla Giustizia Sportiva in modo che la classifica non possa cambiare a campionato in corso. C’è infatti una revisione delle norme dei processi sportivi nella bozza del decreto legge su P.A. e sport atteso giovedì in Consiglio dei ministri. Ci sono anche modifiche al trattamento fiscale delle plusvalenze delle società sportive professionistiche e il riordino della disciplina di mandati e deleghe dei componenti degli organismi sportivi. Su questo tema, trapela, si interverrà in due tempi, anche in vista della pronuncia della Corte Costituzionale, attesa per il 5 luglio.

Il riferimento, ovviamente, è in primis alla questione Juventus, tra sanzioni nel punteggio prima inflitte, poi ritirate e quindi riapplicate in misura diversa. Con inevitabili ricadute indirette anche sulle altre squadre. Il provvedimento, ovviamente, riguarderebbe non solo il calcio, ma tutte le federazioni, tenute ad adeguare i rispettivi regolamenti di giustizia sportiva. Ci sono anche modifiche al trattamento fiscale delle plusvalenze delle società sportive professionistiche, per evitare che si configurino abusi che hanno già dato molto da lavorare ai giudici, e un ritorno alla centralità della Covisoc sul controllo finanziario, come annunciato appunto dal Ministro Abodi.

All’indiscrezione di Ansa è seguito l’aggiornamento di Gazzetta dello Sport di poco fa.“Dopo interlocuzioni fra i palazzi dello sport e della politica – si legge – si sarebbe raggiunta una sorta di mediazione: nessun intervento drastico ma una norma per evitare il togli ridai e ritogli del caso Juve. Oggi il pre-consiglio dei ministri, a cui partecipano i tecnici, metterà a punto il testo che sarà poi approvato dal Cdm. In ogni caso, non ci sarà quella sorta di “embargo” della giustizia sportiva e che aveva provocato la reazione della Federcalcio. Peraltro già preoccupata per il caso Reggina con la decisione del Tribunale di Reggio Calabria che di fatto autorizza la Reggina a non sottostare alle norme federali in tema di pagamento dei versamenti fiscali e contributivi”.

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