Caso Lecco, Balata interviene in favore dei lombardi: “poco tempo a disposizione”

Il Presidente della Lega B Mauro Balata interviene in favore del Lecco su un tema molto caldo in questi giorni

StrettoWeb

Attesa, solo attesa. A Reggio Calabria e Lecco sono giorni di attesa, con un pochettino di ansia ma anche fiducia e ottimismo. Dopo l’iscrizione presentata, si attende l’ok definitivo della Covisoc. Brescia e Perugia stanno alla finestra, i vertici del calcio si esprimono. I casi sono diversi. E infatti per la Reggina – così come diffuso dalla Lega – c’è “preoccupazione”, mentre per il Lecco viene tesa una mano. Anche se ieri il Corriere della Sera si è sbilanciato (“vanno entrambe verso l’ammissione”) e Saladini si è detto abbastanza tranquillo.

Il caso della Reggina lo conosciamo abbastanza bene. Quello del Lecco, invece, riguarda lo stadio. Quello in città non è a norma per la B, ma non c’è stato il tempo per avere l’ok di tutti gli enti per l’Euganeo di Padova, scelto come alternativo per le partite interne. Ballano pec non lette, ritardi non totalmente dipendenti dal club lombardo. Insomma, un mancato ok alla B sarebbe un’ingiustizia per una squadra che ha ottenuto la cadetteria sul campo. A differenza invece di chi spinge con pressioni pur avendo meritatamente (e anche in maniera abbastanza netta) conosciuto la retrocessione in Serie C. Sul terreno di gioco. Il giudice supremo.

E così Balata, che si è detto preoccupato per le dimissioni alla Reggina, viene incontro al Lecco. “Aspettiamo di acquisire tutta la documentazione presentata dal Lecco – ha detto alla Gazzetta dello Sport – e che si esprimano gli organi federali che hanno la competenza per farlo. Le regole sono quelle, ma in questo caso va considerato un fatto: se i playoff di Serie C vengono fatti slittare di dieci giorni, probabilmente ci si sarebbe dovuti preoccupare delle società promosse come il Lecco, aiutandole nello sbrigare le pratiche per l’iscrizione o prorogando i termini della stessa. Il Consiglio federale avrebbe potuto acquisire per tempo l’istanza di proroga”. Insomma, parole che sembrano distensive.

Condividi