Champions League, Inter KO a testa alta: il City vince 1-0. Maledizione europea per le italiane

Tre su tre, un'altra italiana perde la finale europea: Inter sconfitta in finale di Champions League contro il Manchester City

StrettoWeb

E’ una maledizione, adesso è ufficiale. Una italiana per ogni finale europea quest’anno, ma tutte e tre KO e tutte e tre allo stesso modo: a testa alta, con cuore, demeriti e sfortuna. E così l’Inter segue Roma e Fiorentina e perde la finale di Champions League: in Turchia finisce 1-0 per il Manchester City grazie a un gol di Rodrigo. Istanbul ancora fatale nella sfida Milano vs Inghilterra, 18 anni dopo.

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La partita è bloccata, bruttina. Sin dall’inizio. L’Inter fa la gara che doveva fare, probabilmente, e il riscontro del campo lo dimostra. Grande organizzazione, pochi fronzoli, solidità difensiva, chiusura di ogni linea di passaggio e anche baricentro alto nella prima mezz’ora. Il Manchester City praticamente non la vede, così come il suo attaccante principe, Haaland, che ha solo un’occasione. Dopo una mezz’ora piacevole, però, l’Inter comincia ad abbassare il baricentro, anche se il City perde De Bruyne per infortunio (lo sostituisce Foden).

Nella ripresa la compagine nerazzurra resta un po’ più bassa e col passare dei minuti gli inglesi prendono campo e rafforzano il palleggio. L’Inter si raccoglie, fa densità in mezzo e non sbaglia nulla. L’errore è uno solo, a metà secondo tempo: imbucata centrale, la palla passa dentro, respinta della difesa, Rodri è tutto solo e la piazza col piattone alla sinistra di Onana. E’ 1-0, si sblocca una partita super equilibrata e chiusa. Poco prima, Lautaro aveva fallito una clamorosa occasione dopo errato disimpegno ospite su retropassaggio. Il gol, però, sveglia l’Inter, costretta ad alzare i ritmi. E la squadra di Inzaghi ci prova, ma è sfortunata: prima una traversa di Di Marco di testa, sulla cui respinta il pallone finisce addosso a Lukaku, sulla linea; poi un colpo di testa a botta sicura dello stesso belga, su cui il portiere si supera; infine un ultimo colpo di testa in pieno recupero su cu il portiere è ancora decisivo. Finisce così.

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