La Cnn svela una nuova verità sulla diga distrutta da un attacco in Ucraina

Cosa è accaduto davvero alla diga di Nova Khakovka e chi è responsabile del cedimento della struttura in Ucraina?

StrettoWeb

Diversi soldati russi sono stati travolti dalle acque dopo l’esplosione alla diga di Nova Khakovka: molti sono stati uccisi o feriti nel caos. Lo raccontano alla Cnn alcuni soldati ucraini. Il capitano Andrei Pidlisnyi ha riferito che quando la diga è crollata “nessuno sul lato della Russia è stato in grado di scappare,.Tutti i regimenti della Russia sono stati inondati“.

Non solo. Sempre secondo la Cnn la diga, il cui cedimento nella giornata di ieri ha causato l’inondazione di decine di insediamenti lungo il basso corso e l’estuario del fiume Dnepr, che segna il confine di parte dei territori ucraini occupati dalla Russia, era già stata danneggiata da bombardamenti all’inizio di questo mese. E’ quanto emerge da fotografie satellitari analizzate dalla Cnn.

Secondo l’emittente televisiva statunitense, le foto satellitari mostrano che la diga appariva nel complesso strutturalmente intatta almeno sino al 28 maggio scorso. Fotografie scattate pochi giorni più tardi, il 5 giugno, mostrano invece danni significativi a una sessione della strada che coronava l’orlo della diga. Sembra trattarsi di un danno provocato da un attacco esterno, forse tramite proiettili d’artiglieria.

Non è chiaro quale attacco abbia distrutto la diga

Ciò che non è chiaro è se i danni strutturali causati alla diga all’inizio di questo mese abbiano effettivamente causato il cedimento di ieri, o se  sia invece il risultato di esplosivi posizionati dalla Russia all’interno della centrale idroelettrica. E’ quest’ultima, infatti, la testi sostenuta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La testimonianza del capitano Andrei Pidlisnyi non sembra avvalorare l’ipotesi di un sabotaggio deliberato della Russia. E’ più probabile invece che si tratti di un cedimento strutturale improvviso della diga. In effetti il collasso della diga di Nova Kakhovka ha causato danni ben peggiori sulla sponda sinistra del fiume, controllata dalle forze russe. Queste ultime avevano realizzato nei mesi scorsi vaste opere difensive in vista di ipotetici sbarchi fluviali da parte dell’Ucraina.

Come sottolineato dallo stesso Pidlisnyi, la sponda del fiume controllata dai russi era più bassa di quella di destra, su cui sono attestati gli ucraini. Ha dunque ha risentito maggiormente del cedimento della diga. L’allagamento di queste aree è iniziato attorno alle 3 di ieri mattina (ora locale), ma si è verificato gradualmente nell’arco di diverse ore. Pare dunque improbabile che la maggior parte dei militari russi non siano stati in grado di abbandonare le loro posizioni.

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