Colpo di stato in Russia: cosa c’è dietro? Gli USA sapevano e temevano armi nucleari

Perché il capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha deciso di ritirarsi da Mosca proprio quando tutto volgeva a suo favore?

StrettoWeb

I combattenti della Wagner hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla e spari in aria. Sono arrivati a 200 km da Mosca e si sono ritarati. Improvvisamente. E’ stato un colpo di scena inaspettato. Dietro ci sarebbe un accordo raggiunto grazie al presidente della Bielorussia, Lukashenko. In cambio si questa ritirata sarebbe stata garantita immunità agli uomini della Wagner e l’allontanamento dei nemici giurati di Prigozhin, ovvero il Ministro della Difesa e il Capo di Stato maggiore dell’esercito.

Sarebbero almeno 15 i soldati russi uccisi negli scontri con il gruppo Wagner, guidati da Prigozhin, in un tentativo di Golpe. Lo riporta il sito indipendente bielorusso Nexta, sul proprio canale Telegram. Durante gli scontri tra i wagneriani e l’esercito russo, i civili sono rimasti feriti. Poi, all’improvviso, la ritirata.

Gli Usa informati da giorni dei piani di Prigozhin

Le autorità statunitensi erano state informate da giorni dei piani del capo del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin. Lo scrive il New York Times citando fonti dell’intelligence. I responsabili della sicurezza nazionale degli Stati Uniti erano sono stati avvertiti mercoledì scorso che Prigozhin si stava preparando ad agire. La loro preoccupazione immediata era come questo avrebbe influenzato il controllo di Mosca sul suo arsenale di armi nucleari. L’intelligence statunitense seguiva da mesi le crescenti tensioni tra il capo Wagner e i vertici militari russi, incluso il ministro della Difesa Sergei Shoigu.

Isw: Cremlino davanti a una ‘situazione profondamente instabile’

L’ammutinamento di Yevgeny Prigozhin sarà pure fallito, ma il Cremlino si trova ora ad affrontare una situazione “profondamente instabile“. E’ quanto sostiene l’Istituto per lo studio della guerra (Isw). Il fallimento della ribellione e la “soluzione a breve termine” – sotto forma di un’apparente tregua con il Gruppo Wagner – probabilmente “danneggeranno in modo sostanziale” il governo di Putin e lo sforzo bellico russo in Ucraina, scrivono gli analisti dell’Isw.

La ribellione ha messo a nudo la debolezza delle forze di sicurezza russe e ha dimostrato l’incapacità di Putin di usare le sue forze in modo tempestivo per respingere una minaccia interna, erodendo ulteriormente il suo monopolio sulla forza“. Gli analisti hanno anche osservato che i combattenti Wagner sono stati – in alcuni casi – accolti calorosamente dai residenti di Rostov-sul-Don.

Picco nei prezzi biglietti aerei in uscita dal Paese

I prezzi dei biglietti aerei per i voli in partenza dalla Russia sono schizzati verso l’alto sabato e rimangono alti oggi, segnale questo che forse si prepara un altro esodo dal Paese (il terzo, dopo quello all’indomani dell’invasione in Ucraina, un anno e mezzo fa, e a settembre dopo l’annuncio della parziale mobilitazione).

Il Wall Street Journal ha monitorato la situazione su aviasales.ru, un popolare motore di ricerca. Rapidamente esauriti sabato i voli diretti per Istanbul, popolare destinazione tra i russi, oggi i voli per la città turca sul Bosforo costano decisamente più del solito, fino a 850 dollari. Un volo diretto per Dubai sabato è stato venduto a 4.200 dollari. I voli per Yerevan, la capitale dell’Armenia, sono andati esauriti per sabato e partono da mille dollari oggi; mentre non ci sono più voli diretti per Astana, in Kazakistan, nel fine settimana.

Condividi