Cossato, Colucci e lo spareggio Reggina-Verona: “volarono ceffoni…”

Altro spareggio, oggi, per il Verona, a oltre 20 anni da quello contro la Reggina, raccontato dall'incubo amaranto Michele Cossato

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Ci sono termini, parole, frasi, che a Reggio Calabria non possono essere pronunciati con troppa facilità in pubblico. Parolacce? No. C’è dell’altro. Se ad un reggino nomini Michele Cossato, ad esempio, ecco, non ti meravigliare in caso di risposta aggressiva. Michele Cossato, oltre 20 anni fa di questi tempi, fece piangere gli oltre 20 mila del Granillo nel ritorno dello spareggio salvezza Reggina-Verona. 1-0 al Bentegodi all’andata, 2-1 sullo Stretto qualche giorno dopo. Gli amaranto, col 2-0, erano a un passo dalla permanenza, ma quel gol nel finale gelò tutti.

Spareggio Reggina-Verona, la gioia di Cossato a oltre 20 anni di distanza

Oggi che il Verona si gioca nuovamente la A in un altro spareggio, ma contro lo Spezia, l’Arena ha intervistato proprio l’attaccante incubo dei tifosi della Reggina. “Ricordo con grande emozione quel gol”, rivela raccontando quell’azione: “Avevo saltato Taibi e, credo Stovini, con le mani voleva prendere la palla. Lo sapevamo che sarebbero volati ceffoni, ma non fino a quel punto. Però ricordo la gente all’aeroporto, la festa. Che bello”.

Colucci: “Reggio è una città accogliente, ma troppo passionale per il calcio”

A fornire l’assist a Michele Cossato fu Giuseppe Colucci, che qualche anno dopo passò sullo Stretto, prima in Serie A e poi in un’altra parentesi a fine carriera. Il centrocampista quasi condanna la troppa passionalità del popolo amaranto: “Scartai Dionigi e mi venne addosso tutta la Reggina, volevo calciare ma non avevo più spazio e mi inventai il lob per Michele, che fu bravissimo. Sensazioni? Ogni tanto lo rivedo quel gol, con Gilalrdino che zittì lo stadio. Reggio è una città accogliente, ho pure giocato lì, ma a volte troppo passionale nel calcio, aggiunge.

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