Quattro milioni versati alla Lazio. Così l’Inter ha riscattato Francesco Acerbi. Per la società nerazzurra, l’esperto difensore italiano è un punto fermo e lo ha dimostrato nell’ultima occasione, nella sua partita più importante quantomeno in un club: la finale di Champions League di sabato scorso. Al netto del risultato contro il Manchester City, l’ex amaranto ha giocato una grande gara, bloccando la grande esplosività, velocità e fisicità di un gigante come Haaland.
Ma in fatto di giganti Acerbi non ha nulla da invidiare. A Reggio Calabria lo avevamo capito già una decina d’anni fa. Primo anno in B con la Reggina, ennesima intuizione di Lillo Foti, in una sola stagione stupì e bruciò le tappe. Personalità, eleganza, anticipo, spiccate doti aereo e anche in zona gol. E poi un’ascesa, fino al Milan. Solo gli anni della brutta malattia lo frenano, ma lo aiutano anche a rialzarsi più forte di prima e a rilanciarsi a Roma – sponda Lazio – prima dell’Inter e della vittoria dell’Europeo, fino all’ultima notte di Istanbul. Dal Granillo alla Turchia, quanto tempo è passato, ma noi lo sapevamo…