Expo 2030, Giorgia Meloni presenta la candidatura di Roma: “portiamo insieme la storia nel futuro”

Oggi Giorgia Meloni ha partecipato a Parigi all'assemblea del Bureau International des Expositions proponendo la candidatura di Roma per Expo 2023

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Per Expo 2030 Giorgia Meloni ha presentato la candidatura di Roma. Il presidente del Consiglio ha partecipato a Parigi all’assemblea del Bureau International des Expositions (Bie). Meloni ha incontrato il presidente Macron per discutere dei temi al centro del Consiglio Europeo e del vertice NATO che si terrà a luglio, con focus oltre che sulla candidatura di Roma ad Expo 2030, anche sulle rotte migratorie e sull’attuazione del Trattato del Quirinale.

Proponiamo che le nazioni lavorino insieme su progetti concreti fino al 2030, per dimostrare come la comunità internazionale può crescere lavorando insieme nell’interesse collettivo. Mi riferisco a partnership durature e sostenibili“. E’ quanto dichiarato dal presidente del Consiglio nel suo discorso di presentazione ai delegati Bie della candidatura di Roma all’Expo 2030.

Foto Ansa

Credo che la carta vincente di Roma sia la capacità che ha di poter conciliare tradizione e innovazione“, ha sottolineato Meloni arrivando all’assemblea generale del BIE a Issy-les-Moulineaux, vicino a Parigi. “Credo che ci siano dei punti molto solidi nella nostra candidatura – ha aggiunto – a partire dal tema della rigenerazione del rapporto fra uomo e territorio. A dimostrazione che si possono costruire grandi opere senza deturpare l’ambiente“.

Candidare Roma per Expo 2030 dimostra “che uomo e ambiente possono convivere e che, anzi, è attraverso l’opera dell’uomo che si difende l’ambiente“, ha sottolineato Giorgia Meloni. “C’è poi un’idea di cooperazione con le altre nazioni – ha aggiunto – che noi stiamo tentando di rappresentare anche con la nostra politica estera, che non è mai qualcosa di temporaneo. La possibilità che daremo ai Paesi che parteciperanno all’Expo è innanzitutto quella di essere tutti alla pari, ma anche la possibilità di mantenere i loro padiglioni anche dopo i 6 mesi dell’Expo, con una cooperazione che vada avanti negli anni“.

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