Giustizia, Bongiorno: “lite di Nordio con le toghe? Si è solo difeso”

Le dichiarazioni di Giulia Bongiorno, responsabile Giustizia della Lega, penalista, e presidente della commissione Giustizia del Senato

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Sui provvedimenti c’è condivisione. È fisiologico che il ministro si confronti con i responsabili Giustizia della maggioranza”. In ogni caso “abbiamo ancora la seconda parte della riforma su cui lavorare, ed eventualmente si potranno rimodulare gli altri reati“. E’ quanto dichiarato da Giulia Bongiorno, responsabile Giustizia della Lega, penalista, e presidente della commissione Giustizia del Senato. Parlando di ‘interferenze’ Nordio ha generato la reazione dell’Anm.

Secondo Bongiorno non ha esagerato. “Ha difeso la propria riforma dalle critiche. Ognuno ha il suo carattere, lui lo ha fatto con forza e con vigore“. L’avvocato definisce la riforma Nordio “un ottimo primo passo. Il bilancio si farà alla fine del quinquennio. È ingeneroso dire adesso che ci si attendeva molto di più. Sento dire: “Nordio aveva annunciato una megariforma, tutto qui?”. Ma è solo l’inizio“, sottolinea.

E in merito al limitare le intercettazioni, Bongiorno spiega che “la Lega è estremamente rigorosa: chi intercetta deve seguire le regole. Ma mai, mai, ridurremo uno strumento indispensabile per la lotta alla criminalità“. In merito all’abuso d’ufficio: “La riforma è ispirata al garantismo, alla tutela della riservatezza e all’efficienza – afferma -. La Lega inizialmente sosteneva una riformulazione dell’abuso d’ufficio, per evitare che le procure dessero interpretazioni estensive di altri reati come il peculato per distrazione o la turbativa d’asta“. “Avevamo ovviamente la preoccupazione” della corruzione, “ma si trattava di riscrivere il testo per l’ennesima volta. Abbiamo trovato un punto di caduta: fare la riforma in due step. Il secondo sarà rivisitare tutti i reati contro la Pubblica amministrazione“, risponde Bongiorno.

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