Se al Ministro dello Sport Andrea Abodi non è andata giù l’omologa concessa al piano della Reggina da parte del Tribunale, a noi non sono andate affatto giù le sue dichiarazioni. Gravi, lesive, pericolose. Non le abbiamo digerite, noi come nessun altro, dal club stesso ai tifosi alla politica locale. Perché se il Brescia fa i propri interessi, se Gravina non è un organo di Governo, Abodi invece rappresenta quello stesso Stato che ha varato la norma che ha permesso alla Reggina di salvarsi da un fallimento certo. Ed è per questo che vedremo più avanti quante invece sono state le società di calcio fallite in Italia negli ultimi 23 anni.
Eppure, il Ministro, non solo sembra aver parlato come se lo facesse per conto di qualcuno; non solo sembra aver parlato come fosse il Presidente di un club avversario, ma ha fatto ampiamente intendere di non essere d’accordo con la normativa di Stato, dello stesso Stato che rappresenta. E allora che si dimetta, così come rifletteva anche il Sindaco f.f. metropolitano di Reggio Calabria Carmelo Versace. Abodi ha praticamente “invitato” la Reggina a delinquere, a fallire (perché col fallimento si va sul penale), a lasciare a casa tanti lavoratori, ad incassare zero. Perché nel 2016, quando la Reggina è fallita, lo Stato ha incassato zero.
Reggina, alla faccia della furbizia
“Se la cava col 5%” è una frase di una gravità inaudita. Come se la Reggina avesse agito in furbizia, come se la Reggina avesse commesso un illecito. E’ furba, la Reggina, non paga nulla. “Ma chi è che le permette di fare questo? Lo Stato? Ah, lo Stato? Ma lo Stato sono anche io…”. La Reggina è talmente furba che ha pagato questa situazione con un girone di ritorno negativo (perché ha condizionato tutto), con 5 punti di penalizzazione, con un rapporto società-Inzaghi ai ferri corti e con un mercato di gennaio molto limitato, quasi nullo. Alla faccia della furbizia.
Il mondo al contrario
E quanto deve ancora pagare, la Reggina? E la Samp che farà lo stesso? Si comporteranno così? E le società che patteggiano e se la cavano (quelle sì) con una multa di 700 mila euro? E le società i cui tifosi compiono gesti vergognosi e deprecabili e se le cavano (anche quelle sì) con solo due giornate a porte chiuse? E’ il mondo al contrario. Il mondo che di fronte a un illecito si china, non dice o fa il compitino; e di fronte a chi invece non ha commesso alcun illecito, ma anzi ha seguito la Legge, fa la guerra.
Il sistema calcio fa aria fritta
Ma cosa ha fatto in tutti questi anni il sistema calcio per evitare i fallimenti? Ve lo diciamo noi: niente! Parla di riformare i campionati ciclicamente di anno in anno, ma è aria fritta. Più società professionistiche, più introiti, e poi chi se ne frega se a gennaio non ci arrivano. E così, negli ultimi 23 anni, dal 2000 in poi, sono falliti quasi 200 club, la media di circa 10 l’anno. A, B o C non fa differenza. Risucchiate da un sistema che non lascia scampo. Da un sistema che non ha intenzione di cambiare, ma invita a fallire. E, anzi, quando il Governo mette mano a una norma per venire anche incontro al calcio cosa succede? L’autogol clamoroso di Abodi. E’ il mondo al contrario, dicevamo.
Tutte le società di calcio fallite dal 2000 ad oggi
Qui lasciamo la lista di tutte le società professionistiche di calcio fallite dal 2000 a oggi (Fonte: gianlucazanfi.wordpress.com). Un triste specchio del sistema, una ferita apertissima che con il decreto salva-aziende si prova a rimarginare, quantomeno ridurre. Perché, ricordiamo, al piano di ristrutturazione non può accedere chiunque, ma solo chi presenta delle garanzie che per un Tribunale, come nel caso della Reggina, sono ritenute valide.
- Stagione 2000/2001 (2): Marsala, Saronno
- Stagione 2001/2002 (4): Ravenna, Savoia, Atletico Catania, Juve Stabia
- Stagione 2002/2003 (5): Fiorentina, Lecco, Fasano, Sant’Anastasia, Forlì
- Stagione 2003/2004 (9): Mestre, Alessandria, Alzano, Pordenone, Poggibonsi, Gladiator, Thiene, Cosenza e Gela
- Stagione 2004/2005 (12): Napoli, Ancona, Viterbese, Brindisi, Isernia, L’Aquila, Meda, Palmese, Paternò, Pro Vercelli, Potenza, Imolese
- Stagione 2005/2006 (14): Benevento, Como, Cosenza, Andria, Imolese, Perugia, Reggiana, Rosetana, Salernitana, Sora, SPAL, Torino, Venezia, Vis Pesaro
- Stagione 2006/2007 (8): Catanzaro, Sassari Torres, Gela, Acireale, Chieti, Fermana, Gualdo, Monopoli
- Stagione 2008/2009 (10): Castelnuovo, Spezia, Massese, Lucchese, Torres, Nuorese, Teramo, Martina, Messina, Alghero
- Stagione 2009/2010 (8): Avellino, Pisa, Treviso, Venezia, Biellese, Ivrea, Pistoiese, Sambenedettese
- Stagione 2010/2011 (26): Ancona, Arezzo, Figline, Gallipoli, Mantova, Perugia, Real Marcianise, Rimini, Alghero, Cassino, Igiea Virtus, Itala San Marco, Legnano, Manfredonia, Monopoli, Olbia, Pescina, Potenza, Pro Vasto, Pro Vercelli, Sangiustese, Scafatese, Colligiana, Pro Sesto, Matera, Sanremese
- Stagione 2011/2012 (16): Atletico Roma, Brindisi, Canavese, Cavese, Cosenza, Crociati Noceto, Gela, Lucchese, Matera, Ravenna, Rodengo, Salernitana, Sangiovannese, Sanremese, Potenza, Villacidrese
- Stagione 2012/2013 (9): Foggia, Giulianova, Pergocrema, Piacenza, Siracusa, SPAL, Taranto, Triestina, Montichiari
- Stagione 2013/2014 (9): Tritium, Treviso, Portogruaro, Campobasso, Sambenedettese, Andria, Borgo a Bruggiano, Casale, Milazzo
- Stagione 2014/2015 (3): Padova, Siena, Viareggio
- Stagione 2015/2016 (8): Barletta, Grosseto, Monza, Parma, Real Vicenza, Reggina, Varese, Venezia
- Stagione 2016/2017 (3): Martina Franca, Pavia, Rimini
- Stagione 2017/2018 (8): Como, Latina, Mantova, Maceratese, Messina, Modena, Vicenza, Avellino
- Stagione 2018/2019 (7): Cesena, Bari, Mestre, Reggiana, Juve Stabia, Fidelis Andria, Trapani
- Stagione 2019/2020 (6): Siracusa, Albissola, Lucchese, Arzachena, Foggia, Akragas
- Stagione 2020/2021 (4): Campodarsego, Sicula Leonzio, Robur Siena, Trapani
- Stagione 2021/2022 (8): Livorno, Gozzano, Chievo, Carpi, Novara, Sambenedettese, Casertana, Catania
- Stagione 2022/23 (2): Campobasso, Teramo
- Stagione 2023/24 (1): Pordenone.