Messina, 63 anni fa veniva inaugurata la statua della Regina Elena

La delegazione di Messina dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon ha ricordato questo evento con un omaggio floreale

statua della Regina Elena Me Me
StrettoWeb

In un Largo Seggiola gremito di guardie d’onore, di autorità e di cittadini, si è svolta la cerimonia a cui erano presenti i Labari delle Delegazioni di Messina e di Reggio Calabria, le autorità religiose e civili, il Vescovo Ausiliare di Messina S.Ecc.nza Rev.ma Mons. Cesare Di Pietro, l’assessore alla cultura del Comune di Messina Dott. Vincenzo Caruso, in rappresentanza del Sindaco, il consigliere comunale Giuseppe Schepis, la consigliera nazionale del Nastro Azzurro Dott.ssa Maria Eleonora Salvo, la Preside dell’Istituto Nautica “Caio Duilio” Prof.ssa Daniela Pistorino.

Il Delegato Giuseppe Mento, nel discorso introduttivo, ha voluto dapprima ringraziare tutti gli intervenuti, poi ha ricordato lo scrittore Giovannino Guareschi che difese l’idea della realizzazione di un monumento a Messina della Regina Elena, infatti l’autore di “Don Camillo e Peppone”, sulla rivista “Candido” da lui diretta, il 29 maggio 1960 difese l’iniziativa messinese scrivendo: “È giusto che la Regina Elena sia tornata laggiù a portare, come conforto ai siciliani travolti dalle macerie di questo terremoto morale, il ricordo della sua bontà, della sua umiltà e della sua immensa onestà”.

Successivamente ha preso la parola l’Assessore Caruso che ha voluto ringraziare la Delegazione perché la citta di Messina ha bisogno di recuperare la sua storia, soprattutto per le giovani generazioni, invitando la delegazione a farsi promotrice di eventi all’interno delle scuole facendo conoscere il personaggio della Regina Elena e la sua opera meritoria in favore degli orfani.

Nel suo intervento Mons. Cesare Di Pietro ha portato il compiacimento dell’Arcidiocesi per la lodevole iniziativa della Delegazione, poi ha continuato: “E’ un atto doveroso di memoria storica nei confronti di una personalità che non solo ha rappresentato l’ideale della monarchia ma di una sovrana che si è prodigata come una madre oltre che come una Regina considerando i terremotati come suoi figli da soccorre e ci ha fornito un modello alto dell’ideale monarchico.  Questa statua eretta in un momento di polemica è il segno del superamento delle divergenze ideologiche che ci dovrebbero sempre trovare uniti quando si tratta di promuovere la memoria grata e gli ideali più alti del senso civico e della solidarietà cristiana perché Elena si è mossa ispirata dalla sua fede cattolica per la quale Papa Pio XI la insignì della Rosa d’Oro della Cristianità.”

Infine rivolgendosi direttamente alla Prof.ssa Pistorino, Preside del Nautico, ha affermato: “sarebbe bello che le scolaresche fossero informate di queste testimonianze che possono trasmettere dei valori molto profondi alle giovani generazioni.”

La cerimonia si è conclusa la deposizione di una corona di fiori.

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