A Messina la raccolta firme per il Referendum sulla sanità pubblica e contro la guerra in Ucraina

Promosso dall'Associazione 'Schierarsi' di Messina, gli argomenti sono uniti dalla logica di impedire di devolvere denaro pubblico all’industria delle armi e destinare, invece, maggiori fondi alla sanità pubblica

StrettoWeb

I due argomenti sono uniti dalla logica di impedire di devolvere denaro pubblico all’industria delle armi e, invece, destinare maggiori fondi alla Sanità pubblica, depauperata della sua funzione di gratuità, favorendo i privati a discapito dei cittadini, soprattutto i più indigenti.

Il quesito sul conflitto di interessi nella Sanità pubblica vuole cancellare una previsione di legge per cui le Regioni, cui compete la gestione del sistema sanitario a livello territoriale, possono ammettere la partecipazione nella programmazione della Sanità anche di soggetti privati i quali, entrerebbero, appunto, in conflitto di interessi.

Le ingenti risorse pubbliche spese per la Sanità, infatti, finiscono lontane da quegli ambiti in cui i ritorni per i privati sono più limitati. Fra questi, come tragicamente confermato durante la pandemia, le terapie intensive e la medicina di prossimità.

Il quesito sull’invio di armi vuole provare come la maggior parte degli italiani sia contrario a destinare ingenti somme di denaro alla produzione di armi da inviare all’Ucraina. Non si tratta di parteggiare per l’uno o per l’altro schieramento. Riteniamo, piuttosto, sia opportuno ricercare soluzioni diplomatiche, invece di cogliere l’occasione per produrre armi e fare profitti. Con questo referendum si ha a cuore solo la pace che si raggiunge limitando gli armamenti, utili solo a piccoli gruppi di miliardari senza scrupoli che controllano il complesso militare industriale globale. Il quesito sulla deroga alla norma sull’invio di armi in Ucraina con Dcm vuole togliere al Governo il potere di derogare il divieto di esportazioni di armi in teatri di guerra attraverso la semplice informativa al Parlamento. Noi chiediamo che ciò avvenga attraverso una legge formale e, dunque, con la piena assunzione di responsabilità politica del Parlamento” – dichiara l’associazione.

Schierarsi è l’associazione culturale fondata dall’ex deputato nazionale Alessandro Di Battista, che ricopre la carica di vicepresidente; presidente dell’associazione è Luca Di Giuseppe.

I temi locali che la “Piazza di Messina” intende approfondire riguardano la Sanità pubblica; le infrastrutture con un No al Ponte sullo Stretto; l’ambiente con interesse per il dissesto idrogeologico, l’erosione costiera, la rigenerazione urbana, il servizio civile ambientale; l’istituzione di una Consulta per la tutela ed il benessere degli animali, la regolamentazione contro il randagismo e a favore delle adozioni.

Il banchetto sarà allestito sabato 24 e domenica 25 giugno a Piazza Cairoli – lato monte – dalle ore 16 alle 19.

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