‘Ndrangheta, l’allarme dell’antimafia: “ha il controllo delle squadre di calcio al Nord”

"Le curve negli stadi sono un bacino di reclutamento criminale sia per le mafie che per organizzazioni neonaziste": così il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo

StrettoWeb

Dalla Sicilia al Piemonte“, i condizionamenti criminali sul calcio sono sempre più “espressione di influenza” e strumento di “acquisizione di consenso sociale: al Nord, ad esempio, ci sono diffusi indici di controllo della ‘ndrangheta su società di serie inferiori, alcune dal nome una volta glorioso“. E’ quanto dichiarato in un’audizione davanti alla Commissione antimafia dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo.

Le curve negli stadi sono un bacino di reclutamento criminale sia per le mafie che per organizzazioni neonaziste e suprematiste che cavalcano e sfruttano le pulsioni di razzismo dei quali gli stadi italiani sono vergognosamente pieni“, ha spiegato ancora Melillo. Per il procuratore nazionale, “è cresciuta la capacità delle organizzazioni mafiose di penetrare le curve ed è cresciuta parallelamente la capacità di circuiti apertamente neonazisti di considerare lo stadio un luogo di reclutamento e di ostentazione di sé“.

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