Italia bella, ma che fatica nel finale: 2-3 all’Olanda e 3° posto in Nations League

L'Italia batte per 2-3 l'Olanda nella finale 3°-4° posto in Nations League e guadagna una "Medaglia di Bronzo" per la seconda competizione consecutiva

StrettoWeb

Terzo posto finale, per la seconda volta consecutiva, alla seconda Nations League. Una ritrovata Bella Italia, con, l’altrettanto ritrovato 4-3-3 sinonimo di successi, ha battuto 2-3 l’Olanda in casa orange nella finale 3°-4° posto. Qualche rammarico per quel secondo tempo contro la Spagna: questa squadra sarebbe potuta infatti arrivare in fondo. Tuttavia, Mancini – anche dopo le critiche di questi giorni – mette a sedere qualche veterano (forse a fine ciclo?) come Jorginho, Bonucci e Immobile, inserisce qualche giovane in più e ritorna, come detto, al 4-3-3. Note stonate un finale troppo in sofferenza e tantissimi errori semplici in fase d’appoggio.

L’avvio è pazzesco e l’Italia dopo 20 minuti è già sullo 0-2: il vantaggio è di Di Marco, che incrocia di sinistro alla grande piazzando all’incrocio; il raddoppio è di Frattesi, che segna di nuovo sul filo, come contro la Spagna, ma stavolta il gol è buono. Ad aiutare gli azzurri anche una difesa olandese tutt’altro che irresistibile, altissima e lenta. E così l’Italia può gestire senza grossi affanni e ripartendo in contropiede.

La compagine orange, però, ha un asso nella manica: le rimonte nella ripresa, come dimostrano quelle contro l’Argentina ai Mondiali e contro la Croazia qualche giorno fa, seppur entrambe con sconfitta. E l’atteggiamento del secondo tempo lo fa intendere: Acerbi e compagni più stanchi e schiacciati, Olanda più intraprendente. La catena di sinistra, con Verratti e Di Marco, soffre, soprattutto dopo i cambi orange, e così arriva l’1-2 di Bergwijn. Ma la squadra di casa si sbilancia oltre il dovuto e l’Italia – che nel frattempo ha visto gli ingressi di Chiesa e Zaniolo  – può andare a nozze in contropiede. Così arriva l’1-3 dell’ala juventina, che torna al gol in azzurro dopo un po’ di tempo.

Sembrava finita, ma non è così. Prima, infatti, Weghorst fa 2-3, ma il Var annulla per fuorigioco, poi il 2-3 arriva davvero con il romanista Wijnaldum. I 9 minuti di recupero non aiutano di certo gli azzurri, che però hanno praterie per affondare in contropiede. Su uno di questi, clamoroso errore di Pellegrini a porta spalancata, ma finisce così. 2-3.

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