Rapporto Acs sulle religioni nel mondo, il Premier Meloni: “la libertà religiosa non è un diritto di serie B”

Il Premier Giorgia Meloni, attraverso un videomessaggio, ha partecipato alla XVI edizione del "Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo" aprendo la presentazione: "la libertà religiosa è un bene essenziale che appartiene ai diritti dell'uomo"

StrettoWeb

Stamattina giovedì 22 giugno, presso la Santa Sede, l’Acs (Aiuto alla Chiesa che Soffre), ha presentato la XVI edizione del “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo”, pubblicando un rapporto biennale sul “grado di rispetto e il livello di violazione del fondamentale diritto alla libertà religiosa nei 196 Paesi sovrani del pianeta”, nel caso specifico sui Cristiani perseguitati. Anche il Premier Giorgia Meloni, attraverso un videomessaggio, ha partecipato aprendo la presentazione. “La libertà religiosa non è un diritto di serie B, non è una libertà che viene dopo altre o che può essere addirittura dimenticata a beneficio di sedicenti nuove libertà o diritti”. Il Primo Ministro ha anche citato le parole di Papa Francesco sul pericolo di “persecuzione educata travestita di cultura, modernità e progresso”.

Prosegue ritenendo “profondamente sbagliato pensare che per accogliere l’altro si debba negare la propria identità, compresa l’identità religiosa”. Il diritto alla libertà religiosa “purtroppo, viene ancora oggi calpestato in troppe nazioni del mondo. E troppo spesso nella quasi totale indifferenza. E questo è doppiamente inaccettabile, perché tacere sulla negazione della libertà religiosa equivale ad esserne complici. Noi non intendiamo farlo. È dovere di tutti difendere la libertà religiosa.

“Non dobbiamo ovviamente dimenticare il primo tipo di persecuzione, quello materiale, che affligge numerose Nazioni nel mondo. Una realtà sulla quale dobbiamo aprire gli occhi e agire subito, senza perdere ulteriore tempo. È quello che il governo intende e fare e che ha iniziato a fare, a partire dal bando da oltre dieci milioni di euro per finanziare interventi a favore delle minoranze cristiane perseguitate, dalla Siria all’Iraq, dalla Nigeria al Pakistan. Un primo passo, al quale ne seguiranno molti altri”.

“Papa Benedetto XVI – prosegue il Premier – ci ha ricordato che la libertà religiosa è un ‘bene essenziale’ che appartiene al ‘nucleo essenziale dei diritti dell’uomo, a quei diritti universali e naturali che la legge umana non può mai negare’. E che richiede il massimo impegno da parte di tutti, nessuno escluso. L’Italia può e deve dare l’esempio. L’Italia intende dare l’esempio, a livello europeo e a livello internazionale. Questa è una delle nostre tante missioni”.

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