Reggina, Condemi: “situazione drammatica, ma si sta facendo tutto il possibile”. Sulla cessione…

Le parole del commercialista e super tifoso amaranto Fabrizio Condemi a un giorno dal pronunciamento della Covisoc sull'iscrizione della Reggina

StrettoWeb

La situazione della Reggina è decisamente meno ottimistica di quanto si potesse pensare fino a qualche giorno fa. Anzi, tutt’altro. Le notizie degli ultimi giorni non sono rassicuranti e non ci riferiamo a quelle sui giornali, o a quello che si respira in città, ma alle indiscrezioni provenienti da Roma. Volendo essere pessimisti definiremmo la vicenda “drammatica”, ma l’ultima parola spetta domani alla Covisoc e la speranza è che si possa mettere una pezza alla questione grazie a chi in queste ore si sta muovendo – sotto traccia ma anche senza pause – per salvare non una squadra, non una città, ma un simbolo unitario di un territorio.

Abbiamo affrontato la questione con il commercialista Fabrizio Condemi, super tifoso amaranto ma soprattutto esperto in ambito di crisi d’impresa. Lui ha voluto suddividere la situazione su due piani: quello tecnico e quello politico-sportivo. “A ‘ballare’ sono sempre questi 780 mila euro che rappresentano il 5% di residuo del 95% di stralcio con l’Erario concesso dal Tribunale, che la Reggina ha promesso di pagare pressoché subito se fosse arrivata l’omologa. Pressoché subito – evidenzia Condemi a StrettoWeb – in questo caso è stato indicato in 30 giorni dalla pubblicazione dell’omologa, quindi il 12 luglio. E quindi va bene pagarli entro il 12 luglio? Da un punto di vista tecnico – sottolineanon c’è alcun errore da parte di Saladini, perché per il Tribunale sino a tale data si è nei termini, anche se quest’ultimo ha indicato il 12 come ultimo giorno. ‘Ti ha detto di pagare entro il 12’, ma ‘entro’ non significa che non avresti potuto pagare anche prima, ovvero il 20 giugno”.

E qui, proprio su questa possibilità di poter onorare tutto il giorno 20 di giugno che sorge il problema. “Il Tribunale – continua il commercialista – adesso non ti ‘protegge’ più. Prima c’era il il periodo di tutela (120 giorni) garantito dal Tribunale affinché si presentasse il piano corredato dagli accordi coi creditori, e ti impediva di pagare tutto ciò che non fosse di stretta necessità, motivo per cui ti sentivi tranquillo. Ottenuta l’omologa, è entrato in gioco Saladini, che evidentemente pensava di poter continuare su questa linea. Le cose, però, cambiano. Se da un punto di vista tecnico la situazione è lineare, poi entrano in gioco l’opportunismo, il rispetto del principio dell’autonomia dello sport ed il sottovalutare aspetti non tecnici ma che possono comportare delle oggettive criticità (su tutti l’accanimento del Brescia nel far di tutto per trovare una falla e spingere gli organi preposti per poter prendere il posto della Reggina)”.

“La Reggina, dal canto suo – prosegue – potrebbe anche avere ragione in quest’ambito, ma magari solo dopo i ricorsi da presentare in seguito alla mancata iscrizione. Significherebbe, però, arrivare sino ai primi di agosto, a stagione pressoché iniziata, senza la consapevolezza di poter disputare un campionato di serie B o meno. Ottenere la ragione tardi non ha però alcun senso, perché il calcio va avanti e c’è da programmare la nuova stagione. Ricorda il caso del Chievo? Campedelli ha potuto anche dimostrare le sue ragioni ma solo quando il Chievo era scomparso dai radar del calcio che conta. Ecco, se da un punto di vista tecnico-giuridico Saladini potrebbe avere ragione, da quello politico-sportivo la situazione può diventare drammatica“.

La Reggina e la questione societaria

Anche Condemi, dunque, sottolinea che la vicenda è tutt’altro che tranquilla. Ma non c’è solo questo. “A mio avviso – continua – un altro errore è stato quello di dire pubblicamente che c’è una cessione in corso, quasi definita, così da far anche dimettere il Presidente e tutto il CdA. Non doveva dirlo, non in quel momento, doveva aspettare. Quale imprenditore acquisirebbe un club non iscritto in Serie B o con una iscrizione in sub judice? Chi gestirebbe il club durante i fondamentali mesi di luglio e agosto? Chi programmerebbe la nuova stagione? Con quale credibilità il patron Saladini riprenderebbe in mano il timone della società?”.

E va nel dettaglio della trattativa: “il soggetto pronto a succedere a Saladini c’era nei giorni precedenti all’iscrizione, ma non poteva mai pensare che l’imprenditore lametino si infilasse in un tunnel che francamente ha scioccato tutti dopo la perfetta conduzione del club fino al l’omologa. Così la situazione è congelata e si attende ormai domani. Fino al 12 giugno il patron della Reggina ha sbagliato poco, ma negli ultimi 20 giorni ha commesso troppi errori, comunicativi, strategici, di opportunità, di tempistica”. 

Il futuro della Reggina rimane dunque appeso a un filo, come ribadisce anche Condemi: “aspettiamo domani per capire cosa ne sarà, se ci sarà un risvolto positivo, cosa che francamente auspico, probabilmente avverà anche grazie a chi ama profondamente questa squadra e questa città e magari – perché no? – Anche grazie alla presenza di una nuova proprietà solida. Tuttavia invito ogni tifoso a mantenere la calma e il sangue freddo, a non cadere in facili scoramenti, anche perché, tra meno di 24 ore sapremo tutto”. In serata potrebbero esserci già nuovi aggiornamenti sulla vicenda.

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