Dopo le difese della stessa società, attraverso le parole del patron Saladini, anche la politica locale comincia a tutelare la Reggina in riferimento al durissimo e gravissimo intervento del Ministro dello Sport Andrea Abodi, il quale ha accusato quasi di furbizia il club amaranto successivamente all’omologa ottenuta, ricordiamolo, per mano di un Tribunale e non di certo di un privato che fa gli interessi di chissà chi.
Ospite di Video Touring, il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha commentato le parole di Abodi, rispondendo per le rime: “è troppo se dico che si dovrebbe vergognare e dimettere un Ministro dello Stato? Non mi sembrano le parole di un ex Presidente di Lega, ma piuttosto quelle di un Presidente di un club, quelle di chi doveva vestire i panni di qualcuno affinché la Reggina non riuscisse ad arrivare dove è arrivata”.
In altra nota pubblica poi afferma: “Le dichiarazioni del Ministro allo Sport, Andrea Abodi, vanno in direzione opposta rispetto ai principi di indipendenza e imparzialità, propri di chi ricopre ruoli nella pubblica amministrazione. Il suo intervento è spericolato e pericoloso perché, rivolgendosi direttamente alla Covisoc, punta a minare l’autonomia e la serenità di chi ha il compito di esprimere un parere, in maniera decisiva, sulle iscrizioni al prossimo campionato di serie B”.
Carmelo Versace, nel manifestare “pieno sostegno ed incondizionata solidarietà alla società Reggina 1914, al suo proprietario, Felice Saladini, al Presidente Marcello Cardona, allo staff tecnico, a tutti i suoi dipendenti, indebitamente attaccati da un autorevole esponente del Governo sol perché hanno aderito legittimamente ad una legge dello Stato”.
Importante, l’intervento di Versace, seppur dispiaccia che ancora una volta debbano essere messe in mezzo beghe politiche, scontri ideologici e di partito. E’ chiaro, infatti, il riferimento a Cannizzaro per il suo intervento in Aula qualche settimana fa. “Un paradosso insopportabile”, ha definito queste dichiarazioni Versace, che si rivolge direttamente agli esponenti politici reggini che, nel recente passato, “hanno farfugliato di percorsi avviati per arrivare ad un’armonizzazione tra giustizia ordinaria e sportiva. Se questi sono i risultati della mediazione con il Governo – ha continuato il sindaco facente funzioni – è bene iniziare a porsi qualche domanda sull’effettiva efficacia di certa rappresentanza reggina in seno al Parlamento”.
“Nessuno – ha incalzato Versace – si azzardi a toccare la Reggina, fra le aziende, e le realtà sportive e sociali, più importanti dell’intero comprensorio metropolitano. L’attacco di un Governo a trazione leghista, non può abbattersi su chi produce lavoro, sviluppo ed economia in un’area per troppo tempo emarginata ed esclusa da serie e concrete politiche di sviluppo ed investimento. A tal proposito, anche il Governatore Roberto Occhiuto ritengo debba intervenire per tutelare e proteggere una delle realtà economiche più importanti per l’economia e lo sport calabrese attaccata, con inopinata spregiudicatezza, dai vertici del governo nazionale».
“Stessa identica spregiudicatezza – ha affermato – ce la saremmo aspettata dal ministro Abodi, per esempio, anche in altri e clamorosi “comportamenti gestionali non adeguati” che hanno interessato importanti club del Nord Italia. In una fase così delicata, mentre insistono forti pressioni, ad ogni livello, da parte di squadre, guarda caso ancora del Nord, che vorrebbero prendere il posto della Reggina nel prossimo campionato di serie B, l’intervento a gamba tesa del ministro allo Sport è senza alcun dubbio da cartellino rosso diretto“.
“Bisogna sempre avere massimo rispetto delle pronunce e dell’indipendenza dei giudici”, ha proseguito Versace aggiungendo: “Oggi un tribunale italiano ha riconosciuto la congruità e la correttezza della proposta di risanamento formulata dalla Reggina 1914 sulla base dell’adesione ad una legge dello Stato. Ogni altro tipo di interpretazione è fuorviante, faziosa e, in questo preciso momento, pericolosa per la tenuta economica e sociale non di una società sportiva, ma di un territorio e di un indotto che insieme alla Reggina producono sviluppo”.