Gianfranco Rotondi, presidente di Verde popolare, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Ilaria Sambucci su Radio Cusano Campus.
Sulla genesi di FDI. “C’è una ricostruzione non veritiera del successo di Meloni. Tutti tendono ad attaccare l’esperienza di FDI al MSI o quantomeno ad An. La genesi è diversa. Meloni non fa questo movimento per rifare An, bensì per proteggere il Popolo delle Libertà. Vi era stato il tentativo di normalizzare quel partito con le primarie, a cui lei si era iscritta. A un certo punto, ha prevalso il lodo Verdini, ossia l’idea che il Pdl dovesse essere il partito di Berlusconi e basta. La Meloni non ci stette, fece il suo movimento ed è finita che lei è salita, mentre FI è scesa via via. Finché c’è stato Berlusconi in tutti noi c’è stato il riflesso incondizionato della riconoscenza e dell’affetto, ma oggi che non c’è più che senso ha tenere separati i contenitori che prima stavano insieme. Il posto di Forza Italia è accanto a FDI, Giorgia è stata la più brava e ha guadagnato sul campo il merito di guidare il centrodestra. Oggi FDI contiene socialisti, democristiani, liberali, è già il PDL. C’è uno spazio al centro, ma è accanto alla Meloni, che deve allargare ulteriormente gli orizzonti. Meloni nuova Merkel? Può essere e forse già lo è, dipende dalla maggioranza che verrà fuori dalle prossime elezioni europee”.