“Potrebbe rimanere Saladini? La Reggina non è un giocattolo”: German Denis non le manda a dire

Le parole dell'ex attaccante della Reggina German Denis sul futuro della società amaranto, tra iscrizione e cessione

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L’addio con la Reggina ha lasciato qualche strascico, mai nascosto, ma l’affetto di German Denis verso la società amaranto e verso la città di Reggio Calabria sono rimasti immutati. E, per questo, l’argentino si augura che il club possa avere un futuro. El Tanque ha parlato a Gazzetta del Sud, non mandandole a dire: Saladini potrebbe rimanere al timone? Ho letto. Dico soltanto che la Reggina non è un giocattolo nelle mani di un uomo solo al comando, ma è un bene prezioso della città”.

“Mi spiace per i tifosi che sono in apprensione per via dell’iscrizione. Spero non ci siano brutte sorprese perché una squadra come quella amaranto meriterebbe palcoscenici più ambiziosi della Serie B. Vorrei rivederla in A e chissà che il salto di categoria non arrivi nel 2024″, le parole dell’attaccante relativamente alle questioni societarie, all’iscrizione e al futuro.

Tornando alla sua esperienza, Denis rivela cosa gli manca di Reggio: l’ospitalità della gente. A Reggio mi sono trovato meravigliosamente bene, anche fuori dal campo. Abitavo a Pellaro e nei momenti liberi andavo a pesca con gli amici che sento quotidianamente. Mi riprometto di ritornare nuovamente in questi luoghi perché ho voglia di risentire il profumo del mare. Approfitterò per seguire dal vivo una gara della Reggina perché mi è rimasta nel cuore”.

“Il desiderio – sottolinea – era di chiudere la carriera proprio con la maglia amaranto, ma non mi è stata data la possibilità. Sarei stato il collante nello spogliatoio, come Ibra nella sua seconda esperienza al Milan. Non avrei preteso nulla, anche se qualche spezzone di gara potevo ancora farlo. Ho sempre lavorato seriamente e mi sarebbe piaciuto dare ancora un contributo. Aggiungo che in certi incontri la Reggina ha stentato in fase ultima per mancanza di una vera prima punta. Santander ha fatto fatica, tant’è che è partito a gennaio, Galabinov ha accusato diversi problemi fisici e Gori ha avuto un rendimento altalenante, anche se lo considero un ottimo calciatore. A quel punto mi sarei fatto avanti io e credo che qualche gol lo avrei segnato”.

In ultimo, un pensiero su Inzaghi: “ripartire da lui? Sì, anche se con quell’organico, a mio avviso, avrebbe potuto fare di più. Ma bisogna capire quali siano i programmi della dirigenza”.

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