Torna a splendere uno dei luoghi religiosi più belli della Calabria: il santuario di Sant’Umile

La chiesa del santuario di Sant'Umile da Bisignano, nel cosentino, torna ad essere fruibile dal pubblico: un momento tanto atteso da cittadini e fedeli

  • santuario Sant'Umile da Bisignano
    Foto Monia Sangermano / StrettoWeb
  • santuario Sant'Umile da Bisignano
    Foto Monia Sangermano / StrettoWeb
  • santuario Sant'Umile da Bisignano
    Foto Monia Sangermano / StrettoWeb
  • santuario Sant'Umile da Bisignano
    Foto Monia Sangermano / StrettoWeb
  • santuario Sant'Umile da Bisignano
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StrettoWeb

Sta per tornare a splendere uno dei luoghi più amati e affascinanti della Calabria, il santuario di Sant’Umile, a Bisignano. Sabato 21 luglio ci sarà il tanto atteso taglio del nastro della chiesa, chiusa da tredici anni. Il giorno successivo, domenica 22 luglio, si celebrerà la prima messa.

Finalmente riusciamo a riaprire la chiesa“, ci racconta non senza un velo di emozione il sindaco del comune del cosentino, Francesco Fucile. “L’iter per arrivare a questo punto è stato travagliato – spiega il primo cittadino bisignanese –. C’era un finanziamento di 300 mila euro che doveva arrivare dalla regione, ma non si è mai concretizzato. La Sovrintendenza di Catanzaro doveva appaltare i lavori di restauro, ma ha comunicato alla Regione di non riuscire a farlo. I fondi sono stati dunque tolti dalla programmazione regionale“.

Attualmente, sottolinea ancora Fucile, “ho chiesto alla Regione di reinserire questi fondi, che possono servire anche per altro, ad esempio per abbellire l’esterno del santuario o per i lavori di restauro. Questa volta, però, invece di farli gestire alla Sovrintendenza, saranno gestiti dal Comune di Bisignano. Ho avuto conferma che il finanziamento sarà dunque di nuovo disponibile il prossimo anno. E noi ci faremo trovare pronti e saremo in grado di utilizzarli”.

Il ‘lavoro di squadra’ e il santuario di Sant’Umile che riapre

Per riuscire a portare a termine l’opera tanto cara ai devoti si è dunque reso necessario l’impegno su più fronti. C’è stato infatti il contributo dell’ordine dei Frati minori di Calabria, nella persona del Padre Provinciale, Fra Mario Chiarello, che ha acceso un mutuo. Fondamentali poi i contributi di BCC Mediocrati, presieduta da Nicola Paldino, e del Comune di Bisignano, con la somma stanziata dal sindaco Francesco Fucile.

Il cantiere si era interrotto “a causa della mancanza di fondi – come aveva spiegato in una lettera datata 12 dicembre 2022, lo stesso frate Mario Chiarello, in attesa che la somma stanziata dalla Regione Calabria nel 2019, potesse completare i rifacimenti dell’interno dell’edificio sacro. Nonostante però i diversi solleciti di noi frati e delle amministrazioni comunali di Bisignano (che si sono succedute in questi anni) presso gli organi competenti, il suddetto fondo non è stato ancora reso fruibile – aveva precisato il frate –. Constatata così la situazione e considerato il desiderio di noi frati e quello di tutto voi di poter rivedere aperto l’edificio sacro dopo più di 12 anni, abbiamo deciso di riprendere i lavori con fondi propri“.

Questo è stato possibile prima di tutto grazie alla BCC Mediocrati, nella persona del presidente Dott. Nicola Paldino – aveva precisato il frate -, che ha concesso a noi frati un mutuo di 50.000 euro e che si è incaricata del restauro della cappella di S. Umile – cuore del Santuario – per la somma di 20.000 euro. Questo però non sarebbe bastato se, il comune di Bisignano, nella persona del Sindaco dr. Francesco Fucile, non ci avesse assicurato un ulteriore aiuto, che sarà quantificato in base a quello che il bilancio dello stesso ente permetterà“. E nel mese di maggio l’Amministrazione Comunale bisignanese ha erogato un contributo di 20.000 euro per la riapertura della Chiesa.

Il chiostro di nuovo illuminato dal sole

Manca poco, dunque, affinché un luogo di interesse storico, turistico e religioso come il santuario di Sant’Umile da Bisignano, torni ad essere patrimonio di tutti. Intanto, come è possibile vedere nel video in calce all’articolo, l’antico chiostro della Riforma è tornato ad essere illuminato dal sole. Per anni, infatti, la messa che era impossibile celebrare in chiesa si è svolta nel chiostro, opportunamente coperto.

Il santuario e la sua storia

Come si legge sulla pagina Facebook del santuario, “Il convento di Bisignano sorge su un’amena collina. La sua primitiva fondazione risale al 1222, quando il Beato Pietro Cathin (inviato in Calabria da San Francesco d’Assisi) diffondeva in Calabria l’ideale francescano”. Lo scrive P. Isidoro De Miglio, frate francescano calabrese, in una pubblicazione sulle origini dei conventi francescani in Calabria.

Secondo Padre Agostino Piperno, anche lui frate minore di Calabria, la fondazione del convento, intitolato a San Francesco di Assisi, risale al 1380. E lo scrive nel suo libro ‘Conventi dei frati minori di Calabria’. Si tratta di un convento ricco di memorie e di arte – si legge ancora sulla pagina -: dal quadro di San Daniele martire, originario di Belvedere Marittimo al celebre Crocifisso scolpito da Fra Umile da Petralia, alla bellissima statua di marmo raffigurante Santa Maria delle Grazie (1537) attribuita al Gaggini.

Tante altre opere artistiche arricchiscono i vari ambienti del convento e della Chiesa, come l’organo del 1756 di Maurus Gallo. Nel museo del convento sono a disposizione dei visitatori pregevoli opere d’arte, soprattutto reliquiari contenenti reliquie di Santi. Degno di nota, poi, il già citato chiostro ricostruito negli anni settanta e riportato al suo modello originario.

Bisignano: il chiostro del Santuario di Sant'Umile
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