Trump dopo l’arresto: “gli Usa sono un paese corrotto e in declino”

L'ex presidente degli Usa, dopo 47 minuti di udienza in cui si è dichiarato innocente, ha raggiunto un ristorante cubano e pagato da bere a tutti i suoi sostenitori

StrettoWeb

Donald Trump è formalmente in stato d’arresto da ieri: dopo la custodia cautelare e l’udienza di fronte alla Corte del Tribunale Federale di Miami, l’ex presidente USA si è dichiarato “non colpevole” rispetto ai 37 capi d’imputazione di cui è accusato, tra cui quello di aver rubato documento top secret appartenenti al governo americano. Successivamente all’udienza, della durata di 47 minuti in cui anche il suo collaboratore, Walt Nauta, ha ammesso la sua innocenza rispetto alla documentazione trovata nella villa di  Mar-a-Lago, è andato via al bordo di un SUV dai vetri oscurati e scortato dalla Polizia.

L’ex presidente si è quindi fermato in un ristorante cubano, divenuto luogo d’incontro con i tantissimi sostenitori che hanno protestato di fronte al Tribunale, inneggiando alla sua innocenza. Per ringraziare i fan del loro incondizionato sostegno, Trump ha pagato da bere a tutti, dichiarando alla folla: “abbiamo un Paese corrotto, che non ha confini, che non ha altro se non problemi. Siamo un Paese in declino e loro si preoccupano di questo”.

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