Il video che incastra i commentatori Sky: non si è scandalizzato nessuno, solo chi vuole un mondo bigotto

E' diventato virale il video in cui due commentatori Sky si lasciano andare a battute spinte dopo il Gp di Formula Uno ed è esploso il solito Tribunale del politicamente corretto

StrettoWeb

Si potrebbe pensare che ormai non meraviglia più. Sta succedendo sempre più spesso, ultimamente, eppure si fa ancora fatica a comprendere. Comprendere il perché il nostro stia diventando un mondo sempre più bigotto e politicamente corretto. In ogni angolo del pianeta, da chi si scandalizza per il David di Donatello a chi si scandalizza (pochi) per una battuta spinta. Il riferimento è al video di pochi secondi, diventato virale, nel corso del Gran Premio di Spagna di Formula Uno. A Sky il parterre è il solito: Matteo Bobbi da studio, Davide Valsecchi e Federica Masolin “sul campo”.

La ricostruzione dopo il Gp di Formula Uno

Tra un commento e l’altro, parte la battuta di Matteo: “volevo dire a Davide che dietro di lui c’è un bel ‘pacchetto di aggiornamenti’, se si gira”, in riferimento alla presenza di due ragazze dietro di loro ma presenti nell’inquadratura. E così Davide e Federica si girano: “li conosco, purtroppo mi hanno detto che non si può testarli”, replica Valsecchi, fino all’intervento della Masolin, che li interrompe pur stando al gioco: “io chiedo asilo politico, non possiamo guardare qualche intervista invece di ascoltare questi due?”.

Dopo la pubblicità è la stessa Masolin a tornare sull’argomento: “li rivedremo sani e salvi al prossimo Gran Premio dopo questo siparietto apprezzato soprattutto dalle loro consorti?”, scherza la giornalista leggendo un messaggio in diretta. Risponde Bobbi: “io se torno a casa mi sa che un sacco di mazzate le prendo”. E poi chiude Valsecchi: “ho già fatto due volte l’operazione per gli occhi perché ho perso la vista fin da bambino a guardare quelle cose”. Il siparietto si conclude così, con le risate da studio e con le risate anche della Masolin, che non sembra affatto imbarazzata e arrabbiata, ma anzi tiene il gioco recitando la parte di chi sa che – conoscendo i colleghi – non si andrà oltre. E ci mancherebbe.

Il Tribunale mediatico

Eppure, il solito Tribunale mediatico – quello bigotto e politicamente corretto – si è espresso. Qualche intervento social scandalizzato, ma ancor di più il Corriere della Sera, che titola l’articolo così: “Bufera sui commentatori di Sky, battute volgari in diretta e la collega imbarazzata prova a fermarli. Poi le scuse”. Di imbarazzante, a ben guardare il video (in basso), noi non ci vediamo proprio niente. E, a dirla tutta, neanche di volgare. Non ci sono parolacce, non c’è un linguaggio scurrile, c’è solo qualche battuta (e nulla più) spinta che fino a qualche anno sarebbe stata normalità. E invece nel 2023 è impedito anche questo, a tal punto che i due giornalisti sono stati costretti a chiedere scusa (probabilmente forzati dal “sistema”) e sono stati addirittura sospesi per una gara, quella del prossimo Gran Premio. Ecco, se vogliamo, di scandaloso c’è proprio questo, la piaga che ha preso la vicenda.

Una piaga sempre più comune. C’è un soggetto che fa una battuta, che non fa del male a nessuno, ma che viene immediatamente messo alla gogna da bigotti e perbenisti. Sono gli stessi che vorrebbero sentirci parlare, h24 e 365 giorni l’anno, come la voce di Alexa. Precisini, perfettini, ordinati e puliti. E poi in privato… peggio che andar di notte.

Si dice spesso che la violenza verbale sia peggiore di quella fisica, ma prima che si parli di violenza bisognerebbe collegare il cervello. Non può essere violenza qualsiasi cosa, altrimenti dovremmo aver paura di uscire di casa e uccidere una formica. Ormai tutto il mondo è polemica, ogni gesto è sbagliato, ogni azione deve essere accompagnata dall’attenzione verso il rispetto della persona. Eppure, spesso, le stesse vittime dell’episodio sono meno scandalizzate di chi alza polveroni inutili e assurdi. Perché anche in questa vicenda non si è scandalizzato nessuno, solo chi vuole un mondo sempre più bigotto.

C’è ancora speranza

Per fortuna c’è ancora chi porta avanti la sana e vecchia ironia, quella spinta ma mai violenta, quella che non farebbe mai del male neanche a una mosca. E ci riferiamo anche al “Pucci Show” andato in onda ieri sera su Italia Uno, in prima serata. Specifichiamolo, in prima serata, perché di questo passo il rischio è che lo mandino in onda alle 3 del mattino, al pari delle care, vecchie e nostalgiche televendite hot degli anni ’80.

Che poi, tornando alla Masolin, vogliamo chiudere con la sua frase identifica nel profilo personale Twitter: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Insomma, un richiamo alla leggerezza che non fa male a nessuno. E se lo dice lei…

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