Addì 16 luglio 2023: Reggio Calabria c’è ma mancano i turisti. E i reggini

Dalle foto scattate questa mattina alle 11 a Reggio Calabria, emerge tutta la desolazione di una città che è diventata il fantasma di sé stessa

Reggio Calabria
StrettoWeb

E’ vero, quest’anno l’estate è arrivata un pochino in ritardo. Il caldo si è lasciato attendere, le belle giornate sono sembrate un miraggio per diverso tempo, ma ora Reggio Calabria dovrebbe essere, come da tradizione, al meglio di sé e delle proprie potenzialità. E invece, passeggiando per la città, la desolazione è palpabile, concreta. E piange il cuore a vedere la nostra città così malridotta.

Le foto della gallery scorrevole in alto sono stata scattate questa mattina, alle 11, da Renzo Pellicano. A memoria, non ricordiamo mai una città così triste in piena estate. Sono tutti al mare, potrebbe dire qualcuno. Ma la verità, e si vede dalle foto, è che persino i lidi sono tutti completamente deserti. Non c’è anima viva in giro. Mancano solo i Tumbleweed, ovvero quell’erba secca di forma tonda che rotola nei film western, e poi il quadro è completo.

Ad ogni modo, il caldo non è una scusa plausibile per giustificare il deserto che è Reggio oggi (e non solo). A quell’ora la colonnina di mercurio aveva toccato i 32°C. Nulla di anomalo o proibitivo, dunque, ma semplici temperature estive, come ogni anno a metà luglio. L’unica ragione per spiegare tale desolazione è che la città è clinicamente morta. I ‘medici’ dicono che ci sia qualche speranza di ripresa, ma sarebbe necessaria una terapia d’urto per la quale, da quasi un decennio a questa parte, non siamo per niente attrezzati. Qualcuno ci aiuti, perché abbiamo realmente toccato il fondo.

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