Apofruit apre un ufficio a Gioia Tauro

Gioia Tauro, il direttore generale Ernesto Fornari: “sarà un punto di riferimento per tutti i soci di questa regione, sempre più importante per la nostra cooperativa”

Apofruit calabria
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È stato inaugurato alcuni giorni fa, in via degli Ulivi 5 a Gioia Tauro (Reggio Calabria), il primo ufficio Apofruit in Calabria. La cooperativa romagnola, che conta oltre 2.700 soci in tutta la Penisola, sta infatti investendo sempre di più anche in questa regione. Il nuovo spazio, inaugurato alla presenza dei vertici Apofruit e delle autorità locali, vuole essere innanzitutto un punto di riferimento per avvicinare ancora di più i soci del territorio ai servizi messi a disposizione.

La Calabria – conferma il direttore generale di ApofruitErnesto Fornari – sta diventando per la nostra cooperativa una regione sempre più importante. Siamo infatti presenti già da più di vent’anni nella piana di Sibari, dove i soci producono clementine, arance, limoni e, in misura minore, pesche, nettarine, albicocche e kiwi. Da cinque-sei anni abbiamo inoltre costruito una base sociale anche sud, nell’area di Rosarno, Palmi, Gioia Tauro e Rizziconi, dove produciamo soprattutto kiwi verde e kiwi giallo” Complessivamente oggi Apofruit annovera in Calabria 140 soci produttori, di cui 40 nella piana di Sibari (con grandi superfici di terreno a disposizione) e 100 nell’areale sud della regione.

L’apertura del nuovo ufficio in Calabria ha offerto ad Apofruit anche l’occasione per organizzare due assemblee con i soci del territorio. “Con i produttori della piana di Sibari – spiega ancora Fornari – ci siamo confrontati sulle liquidazioni di fine giugno-inizio luglio e sull’impostazione della nuova campagna degli agrumi. Ora è presto per fare previsioni, dal momento che le prime clementine saranno raccolte verso il 15 di ottobre, ma possiamo già dire che l’allegagione c’è stata e al momento l’annata procede normalmente per tutte le varietà di agrumi. Da parte nostra, stiamo spingendo a iniziare presto le operazioni qualitative in campagna (diradamenti), affinché tutti abbiano vantaggi al momento della raccolta”.  A Ritticoni Apofruit si è incontrata con i soci dell’area sud: per l’occasione, sono intervenuti anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, e Giacomo Giovinazzo, dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Regione. Durante questa assemblea si è parlato del futuro del kiwi, sia giallo sia verde, commentato la liquidazione e affrontato il tema della nuova campagna, con un focus su un efficiente utilizzo della risorsa idrica e sul miglioramento del terreno.

La presenza di Apofruit in Calabria sarà garantita, anche e soprattutto, da una vicinanza dal punto di vista tecnico. “All’interno dei locali inaugurati a Gioia Tauro – spiega Fornari – avremo una presenza tecnica qualificata, per garantire agli associati del territorio tutto il supporto possibile. Nello specifico saranno presenti, per il momento tre giorni la settimana, il responsabile tecnico della zona Rosario Privitera assieme a un nuovo tecnico che assumeremo a breve. Sarà possibile mettersi in contatto con Fabio Marocchi category manager del kiwi e con Gildo Pronestì responsabile sociale Apofruit per il territorio. Il nuovo ufficio, insomma, sarà per i nostri soci un vero punto di riferimento per l’assistenza tecnica e burocratica (richiesta contributi OCM, etc.), nonché per le riunioni in zona. Esso rappresenta un sensibile miglioramento anche sul piano logistico, se consideriamo che prima il punto di riferimento per questo areale era Scanzano Jonico”.

Ad oggi (dati 2022), in Calabria i 140 soci Apofruit coltivano 942 ettari di superficie agricola, di cui 590 in biologico (la percentuale più alta di tutte le regioni italiane). La tendenza è in forte crescita, considerando che nel 2020 gli ettari erano 734 e nel 2021 erano diventati 900. I volumi conferiti, tra kiwi e agrumi, sono passati dagli 84.000 quintali del 2020, ai 91.000 quintali del 2021, fino ai 103.600 quintali del 2022. Trend in aumento anche per i nuovi impianti e contributi ottenuti dai produttori. Nel 2020 sono stati infatti realizzati in questa regione 40 ettari di nuovi impianti che hanno usufruito complessivamente di 353.000 euro di contributi OCM suddivisi tra 21 soci. Nel 2021 sono stati fatti 52 ettari di nuovi impianti a fronte di 965.000 euro di contributi OCM per 22 soci. Nel 2022 si è saliti a 65 ettari di nuovi impianti, per 1.221.000 euro di contributi suddivisi tra 42 soci. Per il 2023, le previsioni sono di 44 ettari di nuovi impianti per 1.297.000 di contributi che riguardano 38 soci.

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