Dopo l’articolo di StrettoWeb la Città Metropolitana ripulisce l’ex SS739: la vergogna mediatica funziona (quasi) sempre

Portate a termine oggi, finalmente, le operazioni di sfalcio dell’erba e sfoltimento di rami ai lati della carreggiata sulla NSA 433, (ex SS739)

  • strada ripulita
    Foto Monia Sangermano / StrettoWeb
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StrettoWeb

E’ trascorsa meno di una settimana da quando abbiamo pubblicato un articolo, su segnalazione dei nostri lettori, per denunciare la situazione della strada NSA 433, (ex SS739). Si tratta di un tratto di ex autostrada che fino a qualche anno fa comprendeva lo svincolo di Bagnara Calabra. In seguito, con il nuovo svincolo, è diventato una sorta di raccordo che porta al bivio dal quale si va verso Bagnara o verso Sant’Eufemia d’Aspromonte.

La notizia di oggi è che, finalmente, la Citta Metropolitana di Reggio Calabria sta portando dando seguito alle “operazioni di sfalcio dell’erba e sfoltimento di rami ai lati della carreggiata“, come spiega sui social il Comune di Sant’Eufemia. La pulizia è stata portata a termine questa mattina, come si può vedere dalle foto della gallery scorrevole in alto, scattate questa mattina.

Ripulita l’ex SS739 dopo l'articolo di StrettoWeb

Cambogia o Calabria?

Nel nostro articolo, data la fittissima vegetazione che aveva invaso la carreggiata, avevamo paragonato quella strada alla Cambogia, ironicamente ma nemmeno troppo. E non era una condizione di pochi giorni, ma frutto di mesi e mesi di incuria e di mancato ascolto delle numerose segnalazioni fatte da cittadini ed enti. Che poi, a ben pensarci, nemmeno dovrebbero essere necessarie le segnalazioni: è una strada, quella, che per sua natura necessita di una pianificazione della manutenzione ordinaria.

A noi di StrettoWeb fa piacere che dopo mesi di disagi i cittadini possano ora, a pochi giorni dal nostro articolo di denuncia, fruire di una strada degna di un paese civile, ma ci chiediamo quanto durerà. Tra qualche mese, come ogni anno, torneremo al punto di partenza. Ma noi saremo sempre qui, a provare a smuovere, o addirittura un po’ utopicamente a cambiare, con le nostre denunce, la gestione così distratta di questo territorio.

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