Caos ripescaggi in Serie B, la bordata: “nel 2018 Brescia e Perugia bloccarono le riammissioni, ora…”

Serie B, è caos: ieri le parole di Gravina, poi l'intervento di Pasini e la bordata di Pochesci, mentre oggi si discute in Consiglio Federale

StrettoWeb

Caos, caos, solo caos. La Serie B non sa come uscirne, per l’ennesima volta e nell’ennesima estate caldissima. Oggi il Consiglio Federale discuterà di riammissioni e ripescaggi, ma non dovrebbe assumere decisioni definitive, considerando l’intenzione di attendere Tar e Consiglio di Stato per completare gli organici partecipanti. La situazione è nota: Brescia, Spal, Perugia, Benevento e Foggia hanno presentando domanda di ripescaggio in cadetteria, vista la situazione di Reggina e Lecco, ma nessuno in Figc vuole sentir parlare di riammissioni ora, perché significherebbe rischio sovrannumero dopo. E così si preferisce attendere il Consiglio di Stato, a fine agosto, anche a costo di far slittare l’avvio. Ma anche qui non tutti sono d’accordo.

Pasini (Presidente Feralpisalò): “da quello che so la Serie B parte regolarmente il 18 agosto”

Il Presidente della Feralpisalò, ad esempio, che afferma: “da quello che ho sentito (è stato consigliere federale fino a pochi giorni fa, ndr) il campionato potrebbe partire regolarmente nel week-end del 18-20 agosto con le partite riguardanti le squadre X ed Y (Brescia o Reggina e Perugia o Lecco, ndr) che verranno recuperate più avanti. Siamo contrari a un cambio di format e in particolare a un allargamento delle partecipanti perché così si ridurrebbe la già esigua torta dei diritti televisivi da dividere tra i club”, ha detto a Bresciaingol Giuseppe Pasini. La B non vuole oltre 20 squadre perché non è intenzionata a dividersi ulteriormente la “torta” dei diritti tv.

Pochesci: “Cellino e Santopadre nel 2018 bloccarono le riammissioni, ora si sono rimangiati tutto”

E quindi? Serie B tra meno di un mese e recupero partite per le riammesse, oppure si aspetterà la Giustizia e la cadetteria comincerà a settembre? Qualcosina si potrebbe sapere tra qualche ora, al termine del Consiglio Federale, ma nel frattempo una bordata è arrivata dall’allenatore Sandro Pocheschi, che ai microfoni di Pianeta Serie B ha ricordato il comportamento di Brescia e Perugia qualche anno fa, del tutto opposto a quello attuale: “Tutti sanno che nel 2018 Cellino e Santopadre bloccarono le riammissioni e adesso sono proprio Brescia e Perugia a usufruirne: quella Ternana (la allenava lui allora, ndr) meritava il ripescaggio, ma loro dicevano che le categorie vanno conquistate sul campo e oggi si sono rimangiati tutto”.

“Quello che si sta facendo al Lecco è vergognoso, tutti sanno la questione dello stadio di Padova e quanto la società sia esente da colpe. Balata sta facendo due pesi e due misure in dinamiche simili. Il Lecco ha dimostrato vincendo contro pronostico in grande stile, non fargli giocare la cadetteria sarebbe l’ennesimo segnale sbagliato. A Carpi con me è stata persa la Serie C per 11.000 euro dopo che avevamo ottenuto la salvezza con la squadra più giovane del campionato, da persona innamorata di questo sport sembra che la legge sia su misura dei più forti. Se il calcio è in mano alla stessa gente che per due volte ha mancato il Mondiale e a tutti sta bene, è giusto così. Da 20 anni vengono proposti gli stessi nomi, serve un ringiovanimento. La gente che sta al vertice ha poca passione e solo interesse”, ha concluso.

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