Il Consiglio Federale della FIGC, riunito questa mattina per esprimersi sugli organici dei campionati e quindi valutare i ricorsi di Reggina e Lecco contro l’esclusione dalla serie B stabilita dalla Covisoc la scorsa settimana, ha deciso. Accolto il ricorso del Lecco, riammesso in serie B, respinto invece quello della Reggina che rimane esclusa dal campionato. Anche il Siena è stato escluso dalla serie C. La FIGC ha fatto valere le proprie motivazioni, ampiamente chiarite nelle scorse settimane, ribadendo la necessità di rispettare le scadenze federali per il regolare svolgimento dei campionati.
La Reggina ha adesso 48 ore di tempo per presentare ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, che si esprimerà il 20–21 Luglio. Se anche il CONI tra due settimane dovesse bocciare l’ulteriore ricorso della Reggina, l’ultima parola spetterebbe poi al TAR nella seduta del 2 agosto. Questo provvedimento lascia in sospeso anche il passaggio di proprietà della Reggina da Felice Saladini al fondo inglese Guild Capital del dott. Marco Quaranta: il preliminare di acquisto della società amaranto è condizionato all’iscrizione alla serie B. Soltanto se il CONI (o poi il TAR) dovessero riammettere la Reggina al campionato, il passaggio di proprietà diventerà effettivo.
Il Consiglio Federale non ha riammesso nessuno al posto della Reggina, proprio alla luce del possibile ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Fino a quel momento, l’organico della Serie B rimarrà incompleto. A chiedere la riammissione al posto di Reggina c’è il Brescia, la miglior retrocessa dall’ultima serie B (sconfitta dal Cosenza al playout). La decisione della FIGC di non sostituire subito la Reggina è proprio volta ad evitare di ritrovarsi poi con 21 squadre ammesse al campionato in caso di ricorso della Reggina accolto dal CONI. Soltanto in quel momento la situazione potrebbe definirsi in modo definitivo, riempiendo le caselle del calendario che verrà sorteggiato martedì 11 luglio al Como con “X” al posto di Reggina, come ampiamente già ipotizzato nei giorni scorsi.
Mauro Balata, il presidente della Lega B, dopo il Consiglio Federale ha detto: “Noi abbiamo aderito alle risultanze del parere della Covisoc. Ovvio che il principio che alimenta la Serie B è quello dell’intangibilità del format. Vi saranno dei ricorsi, ma questo non deve incidere sul format nè creare pregiudizi. Noi prendiamo atto del parere, aspettiamo gli esiti dei ricorsi, ma l’unico principio è quello dell’intangibilità del format che ci ha dato grandi risultati e non può subire pregiudizi per fattori estranei alla Lega di Serie B“.
Adesso bisognerà capire che intenzioni avrà Saladini: a Reggio è tutto fermo, l’allenatore Pippo Inzaghi (ha ancora due anni di contratto) e i 20 calciatori sotto contratto non hanno alcuna notizia dalla società da un mese e mezzo (neanche si parlano dopo la partita dei playoff di Bolzano del 26 maggio scorso!), non è stata fissata data di raduno e visite mediche, il direttore sportivo Massimo Taibi non ha alcun mandato operativo sul mercato, al Sant’Agata non ci sono neanche cuochi e giardinieri che non hanno avuto il rinnovo del contratto dopo il 30 giugno. Siamo già al 7 luglio, il calciomercato è nel vivo e molti club hanno già iniziato la stagione con raduno e visite mediche tanto che è ormai imminente inizio dei ritiri pre-campionato (domani inizierà il FeralpiSalò, dopodomani Palermo e Reggiana, lunedì lo Spezia). Il totale disimpegno che la società ha avuto nell’ultimo mese lascia pochi margini di speranza anche per l’eventuale futuro ricorso. I calciatori hanno aspettato fin qui con enorme pazienza e spirito di appartenenza, ma è normale che con l’orizzonte d’incertezza che si prolunga per altre due settimane, adesso siano pronti ad accettare le offerte che hanno da altri club. A Reggio non sono messi nelle condizioni neanche di potersi allenare.