“Forza Italia riparte da dove si era fermata subito dopo la morte del presidente Berlusconi. Certo, ora senza di lui è più complicato. Il presidente era la nostra Cassazione. Quando c’erano delle posizioni dibattute nel partito lui diceva come fare; quando c’erano confronti, anche piuttosto accesi, come succede in tutti i partiti, Berlusconi era quello che telefonava per rimettere tutto a posto”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervistato da Lavinia Spingardi all’interno di “Agenda”, su SkyTg24.
“Molti scommettevano che dopo Berlusconi il gruppo dirigente di Forza Italia si sarebbe diviso, avrebbe litigato. Ieri invece abbiamo dato una grande prova di unità. Tutte le votazioni in Consiglio nazionale sono avvenute all’unanimità. Tutti abbiamo riconosciuto che l’unico leader possibile è Antonio Tajani. Tajani ha la legittimazione del Partito popolare europeo, e FI deve essere speaker del Partito europeo in Italia; ha la legittimazione del presidente del Consiglio Meloni e del governo, e per Forza Italia l’adesione al governo è uno dei punti centrali; ha la legittimazione della famiglia Berlusconi, il cui nome è nel Dna di FI. Tajani saprà essere un leader rassicurante e di buon senso. Certo, quando c’era Berlusconi ciascuno di noi poteva dire qualsiasi cosa ma gli elettori votavano Forza Italia proprio per Berlusconi. Ora il consenso ce lo dobbiamo costruire, avendo la capacità di avere una FI leale con gli alleati e con il governo, ma che sia allo stesso anche distinta. Dovremo costruire una identità nuova partendo proprio da quello che Berlusconi ha fatto dal ‘94 a poche settimane fa”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.