Marito reggino e moglie siciliana si tatuano il Ponte sullo Stretto: “l’Italia siamo noi”

Una lettera giunta stamane alla nostra redazione ci racconta una storia simpatica di una coppia che sul Ponte sullo Stretto ripone tutte le sue speranze

StrettoWeb

Mi chiamo Domenico ho 29 anni sono nato e cresciuto a Reggio Calabria nella piccola frazione di Catona e mi sono trasferito a Milano circa 5 anni fa per motivi lavorativi“. Inizia così la lettera inviata alla nostra redazione, stamane, da Domenico Papalia, reggino residente al Nord.

In Lombardia Domenico ha conosciuto la moglie, Melania, “anche lei del sud, Siciliana DOC“, scrive ancora. “Qualche giorno fa abbiamo risposto ad un annuncio di un nostro conterraneo anche lui trasferitosi a Milano per motivi lavorativi, sto parlando di Gabriele Pellerone, noto e famosissimo artista nonché tatuatore Reggino“.

L’annuncio – spiega Domenico – cercava due persone, una siciliana l’altra calabrese, per tatuargli il famoso Ponte sullo Stretto“. “Io e mia moglie ci siamo fatti tatuare e il messaggio che vogliamo lanciare è che il ponte è utile non solo per una questione di valorizzazione del nostro territorio in termini di bellezza, ma anche per sentirci più vicini ad una grande e bella regione come la Sicilia“. “Per non parlare dell’impatto lavorativo che creerebbe per la nostra città e le zone limitrofe. Il motivo del mio messaggio è semplice: vorrei che fosse visto e letto da quella gente che come me ci crede e che ci ha sempre creduto“, prosegue nella lettera inviata a StrettoWeb.

“L’Italia Siamo Noi, Reggio Calabria Siamo Noi, quella parte sana della città che ci ha sempre creduto e ci crede ancora, che spera un giorno di poter tornare ad abbracciare la propria terra e stare vicino ai propri affetti“, conclude Domenico Papalia.

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