A Messina ‘la grande festa ‘Eid al-Fitr’ del calendario musulmano

La comunità islamica peloritana, compresi tutti i giovani migranti ospitati nei centri di accoglienza del messinese, si è riunita in preghiera fin dalle prime ore del mattino

sin. NUCITA, TORNESI TOMASELLO, DI PIETRO, REFAAT E INTERDONATO
StrettoWeb

La festività del calendario musulmano ‘la Grande Festa Eid al-Fitr’ è stata celebrata a Messina, nella Villa Garufi sede del “Centro Islamico” adibito a Moschea di Via Gaetano Alessi, la comunità islamica peloritana, compresi tutti i giovani migranti ospitati nei centri di accoglienza del messinese si è riunita in preghiera fin dalle prime ore del mattino di mercoledì 28 giugno.

La Grande Festa si celebra il primo giorno dopo la chiusura del mese dedicato al pellegrinaggio annuale, fatto dai fedeli nella grande moschea della Mecca e dura tre giorni. Venerdì la comunità si è ritrovata ancora nel Centro Islamico, per completare le tre giornate dedicate alle preghiere. Gli ospiti sono stati accolti mercoledì mattina, con un saluto dal presidente del Centro Islamico di Messina Mohamed Refaat, il quale ha evidenziato la sua gioia nell’accogliere gli ospiti ad iniziare dal vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro il quale è intervenuto a salutare i fedeli “cari fratelli, fratelli tutti come dice il Santo Padre, qui mi sento in famiglia e sono venuto a festeggiare con voi la grande festa, che ricorda il sacrificio di Abramo nostro padre nella fede”.

Mohamed Refaat ha concluso ricordando la grande valenza della festa e mostrato gli oltre ottocento fedeli, di 50 diverse nazionalità, accorsi per celebrare l’evento religioso dell’anno. Prima della preghiera il presidente Mohamed Refaat, ha invitato a portare un saluto il responsabile dell’Ufficio diocesano “Migrantes” Santino Tornesi e il responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Messina Andrea Nucita. Nell’ambito delle iniziative dedicate al dialogo interreligioso, presente all’evento anche il presidente dell’Ucsi Sicilia “Unione Cattolica Stampa Italiana” Domenico Interdonato.

Il presidente Refaat dopo il rito religioso ha invitato come tradizione gli ospiti a gustare assieme alla comunità, delle prelibatezze arabe, come le paste secche tunisine e i deliziosi datteri della Mecca.

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