Messina in fiamme: bruciano Curcuraci e Mili San Pietro, decine di evacuati | FOTO

A Messina le fiamme sono giunte fino alle abitazioni, tanto che si è reso necessario evacuare diverse persone

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StrettoWeb

Proseguono gli incendi che ormai da giorni attanagliano Messina e il resto della Sicilia. Diversi roghi sono divampati nella notte a Curcuraci e Mili San Pietro. Le fiamme sono giunte fino alle abitazioni, tanto che si è reso necessario evacuare diverse persone. Nella gallery sfogliabile in alto le immagini, terribili, scattate dai Vigili del Fuoco di Messina.

I pompieri, nonostante abbiano lavorato tutta la notte, non riescono a domare le fiamme. A Curcuraci sono numerose le persone evacuate e qui si registrano i danni maggiori, con una casa andata a fuoco. La situazione è critica, sebbene fortunatamente non vi siano feriti. L’incendio prosegue ormai da ore, dopo essere divampato ieri da Campo Italia. Si è reso anche necessario evacuare decine di bambini di un campo scuola all’Oasi Madonna del Sorriso: le fiamme erano arrivate fino alla struttura che li ospitava.

Attivato il Coc

Il Comune di Messina ha attivato il Coc già da ieri. Insieme alla Protezione civile, l’ente comunale sta rifornendo di acqua i vigili del fuoco grazie alle autobotti dell’Amam. “Dalle 19 di ieri pomeriggio e per tutta la notte in città si sono accesi 6 focolai che hanno creato non pochi disagi: c.da Casazza – c.da Catanese- Mili s.pietro – Pace – Curcuraci – Tono – fa sapere il sindaco Basile -. Alle 21:50 abbiamo attivato il COC coordinato dall’assessore Minutoli con il quale sono stato in contatto tutta la notte per monitorare la situazione. Stamattina con il DG Salvo Puccio abbiamo fatto un resoconto dei fronti aperti (che ad ora sono sotto controllo ) direttamente al COC. Io non posso pensare che in città si attivino in poche ore 6 fronti di fuoco… e “non voglio neanche pensare che ci sia qualcuno che appicca fuoco alla sua città”… non posso neanche immaginare che ciò possa accadere… ma la realtà delle cose è spiegata dai dati scientifici che escludono casi di autocombustione se non accidentali.
Questo significa che per la maggior parte dei casi di tratta di incendi dolosi i cui autori verranno perseguiti come previsto per legge.
Oggi si terrà in Prefettura in vertice per affrontare le criticità.
Seguono aggiornamenti“.

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