Si è chiuso con un lungo pomeriggio l’evento “Xiphias. Historica caccia al pescespada“, durato tre giorni, dal 27 al 29 luglio a Ganzirri. Il grande protagonista è stato il lago, diventato prima un luogo di sport e poi un vero e proprio teatro, dov’è andata in scena la rappresentazione dell’antica pesca con l’arpione, la “caccia al pescespada“.
Nella prima parte del pomeriggio, con la cronaca del giornalista Emilio Pintaldi e l’importante sostegno del presidente della Pro Loco Capo Peloro, Nello Cutugno, e del campione del mondo Giovanni Ficarra, a incuriosire il pubblico sono state le gare di canottaggio e voga a spinta in avanti. La Canottieri Thàlatta, il Rowing Club Peloro e il Club Nautico Paradiso si sono sfidati nel “Quattro di coppia” e negli “Otto con”, dando vita a splendidi testa a testa che hanno emozionato i presenti.
Ancora più sentita la gara di voga a spinta: in finale si sono misurati Salvatore Ruello, Angelo Arena e Alberto Mangraviti ed è stato Ruello a vincere e a ricevere la targa per il primo trofeo Xiphias. Poi l’emozionante e attesa rappresentazione scenica. Centinaia le persone che si sono appostate intorno al lago per ascoltare le voci dei pescatori, che hanno rievocato ciò che accadeva fino a poco più di 40 anni fa. Prima la “chiama”, con i pescatori a chiamarsi a vicenda per correre ai luntri, dopo il primo avvistamento del pescespada. Poi la caccia. I luntri hanno inseguito un pescespada finto, trainato da una barca. Riportando Ganzirri indietro nel tempo e ricordando a Messina quanto importante sia il rispetto delle proprie tradizioni, che vanno rispolverate e mostrate a tutti.
Lo ha ricordato anche il sindaco Federico Basile in apertura di giornata: “ringrazio chi ha portato avanti questo progetto. Sono convinto che questo serva a ricordare da dove veniamo e vederci qui non può che farci bene“. Così come ha fatto poi l’assessore al Turismo Enzo Caruso: “questo teatro naturale può dare tanto a questa città a livello turistico. Nel 1989 l’associazione pensionati di Ganzirri ha fatto questa stessa rappresentazione con i mezzi del tempo. Speriamo di poter scrivere oggi la storia del futuro“. L’obiettivo è ripetere l’evento e renderlo una nuova tradizione, proprio nel ricordo della storia di Ganzirri e di Messina. E lo ha spiegato anche Luigi Mondello del team Emovus: “il pescespada è un collante tra Ganzirri, Torre Faro, Scilla, Villa San Giovanni. Fa da ponte tra due correnti che si avvicinano ma non si toccano. Il pescespada combatte, salta, si innamora, dà vita, lavoro, poesia. Bisogna rispettare questa realtà che abbiamo e che da millenni vive nel nostro mare. Bisogna rispettarlo“.
Tra i presenti anche il senatore Dafne Musolino e il deputato Francesco Gallo, oltre all’assessore allo Sport e ai Grandi eventi, Massimo Finocchiaro, e a due ospiti speciali da Villa San Giovanni: il sindaco Giusy Caminiti e l’assessore al Turismo, Maria Grazia Melito. Importante il contributo del Gruppo storico di Mili San Pietro, oltre che della Pro Loco che ha allestito una mostra fotografica in
piazza, insieme ad altri “ricordi” del tempo. Nei giorni scorsi hanno contribuito in maniera proficua e importante anche il Fai Messina, con l’apertura della Torre Saracena, visitata e apprezzata dai messinesi, la cooperativa Lago Grande, la società cooperativa Simone, l’associazione Feluche dello Stretto, diversi ristoratori di Ganzirri, gruppi di musica popolare e la parrocchia di S. Nicola di Ganzirri.
Dopo la rappresentazione padre Antonello ha celebrato la messa sul lago, come da tradizione. L’appuntamento sarà al 2024.